L'ex sottosegretario stronca la manovra: "Giudizio negativo, superbonus non è più super"
Riccardo Fraccaro, ex sottosegretario a Palazzo Chigi ai tempi del Conte II, in un tweet ha stroncato la bozza della manovra, affermando che "il governo uccide di fatto il superbonus e con esso la ripresa economica". All'indomani del Consiglio dei ministri che ha approvato la legge di bilancio, l'esponente M5S, intervistato dall'Adnkronos, ribadisce il suo giudizio iniziale. "Sì, confermo. Il testo entrato sul superbonus non lo rende più 'super'. La mia preoccupazione è che si ritorni a guardare al futuro con la stessa logica del passato, con gli stessi codici economici di prima". "Quando proposi il superbonus durante il Conte II non c'era la pandemia: non era la risposta a una crisi economica, ma climatica. Se facciamo pian piano decadere queste misure, non abbiamo capito che la vera crisi è quella climatica, non quella pandemica. Una crisi contro cui andremo a sbattere nei prossimi decenni", rimarca il 'padre' del superbonus 110%, misura ridimensionata dal governo. Per Fraccaro "bisogna trasformare la nostra società in una società a emissioni zero: e come, se non con misure come il superbonus?", si chiede.
Dopo quasi nove mesi di governo Draghi, che giudizio dà del lavoro svolto dal M5S: il Movimento è stato danneggiato da questa esperienza? "Ne faccio una questione di prospettiva", risponde Fraccaro. "Noi siamo entrati in questo esecutivo dicendo che la nostra presenza aveva senso non solo per difendere ciò che avevamo fatto ma anche per portare avanti la transizione ecologica. Per fare la transizione c'è bisogno di uno sforzo, di investimenti pubblici senza precedenti. Con le regole europee attuali non lo possiamo fare: queste regole sono state sospese durante la crisi pandemica ma poi si ripresenteranno, con la loro miopia".
"Il vero tema è il tavolo sul futuro dell'Europa, l'obiettivo è scorporare dal Patto di stabilità gli investimenti necessari per trasformare l'Italia in un Paese a emissioni zero. In questo momento l'Italia chi può far sedere a quel tavolo, se non la persona considerata più autorevole in Europa, cioè Draghi? Noi dobbiamo sfidare Draghi e ottenere quel risultato, altrimenti avremo fallito. Questo governo ha senso se mandiamo il premier a quel tavolo e lo supportiamo per tornare vincitori", aggiunge Fraccaro.
L'abbraccio col Pd sta soffocando il M5S? "Abbracciare il Pd o qualsiasi altra forza politica - risponde l'esponente del Collegio dei probiviri 5 Stelle - è una strategia perdente. Conte ha detto chiaramente che questo non avverrà perché manterremo la nostra identità. Se manteniamo una linea di coerenza e di rilancio dei nostri temi senza essere succubi di qualcuno, potremo crescere e mantenere un racconto di fronte agli elettori. Il contrario non è assolutamente percorribile, significherebbe dissolvere il M5S".
"La nostra identità - insiste - non può che essere quella di una forza politica che accompagna il Paese nella transizione ecologica ed economica. E quindi non può abbracciare nessuno, non può mettersi in scia: e questo non avverrà nemmeno con il Pd. Negli ultimi 3 anni abbiamo governato con Lega, Pd, Italia Viva: i dem sono stati gli unici a non tradire il lavoro fatto. Questo fa del Pd la forza politica con più credibilità con cui lavorare ma ovviamente questo non significa mischiare la nostra identità col Pd".
E' contento dei cinque vice scelti da Giuseppe Conte? Il M5S è sulla strada giusta per il rilancio? "Non è questione di essere felici: i cinque vice scelti da Giuseppe - conclude Fraccaro - hanno un ruolo molto importante, hanno fatto una grande lavoro internamente e auguro loro buona fortuna. Devono iniziare a lavorare come mai prima d'ora, partire dai territori per una riorganizzazione che serve da molti anni. Non li invidio e gli faccio un grande in bocca al lupo".
(di Antonio Atte)