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L'Intelligenza Artificiale 'leggerà' i papiri di Ercolano

Cnr, assegnati a cordata studiosi italiani 2,5 mln fondi europei Erc per decifrare con nuove tecnologie non invasive gli antichissimi manoscritti bruciati dal Vesuvio

Papiri di Ercolano (Foto MibAct, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III Napoli, Cnr-Ispc)
Papiri di Ercolano (Foto MibAct, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III Napoli, Cnr-Ispc)
15 gennaio 2021 | 13.31
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Sarà anche l'Intelligenza Artificiale a 'leggere' e fare nuova luce sui misteri dei preziosissimi papiri di Ercolano. Il 'fondo librario' del 79 d.C. bruciato dal Vesuvio contiene infatti la più antica storia della filosofia europea che ora verrà 'letta' e 'analizzata' con tecnologie ancora più avanzate e non invasive da una cordata di studiosi italiani che si è aggiudicata ulteriori fondi europei per 2,5 milioni di euro.

Il Cnr ha annunciato che il progetto europeo Erc Advanced Grant 885222-GreekSchools ha avuto il via libera ed avrà un carattere interdisciplinare. A guidare questa nuova indagine sui papiri di Ercolano sarà ancora una volta il ricercatore italiano Graziano Ranocchia dell'Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr (Cnr- Ispc) e professore ordinario di Papirologia dell'Università di Pisa al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.

Il progetto - che verrà presentato nel dettaglio lunedì prossimo, 18 gennaio, nel corso di un webinar che si aprirà alle 9.15 - avrà una durata di cinque anni e sarà coordinato dall’Università di Pisa in cooperazione con l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Ispc), l’Istituto di linguistica computazionale (Ilc) del Consiglio nazionale delle ricerche e con il MiBact-Biblioteca Nazionale 'Vittorio Emanuele III' di Napoli. Il Cnr spiega che lo studio "vuole testare le più avanzate tecnologie oggi a disposizione per la decifrare questi preziosi manoscritti".

Il progetto si svolgerà prevalentemente a Napoli, presso l’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale, e sarà ospitato nella sede partenopea del Cnr-Ispc, nei locali messi a disposizione dall’Università Suor Orsola Benincasa.

In particolare, il personale del Cnr-Ispc e della Biblioteca Nazionale, usando laboratori mobili della piattaforma Molab - che appartiene all’infrastruttura di ricerca europea E-Rihs - applicherà tecniche non invasive a papiri opistografi e stratificati con l'obiettivo di "leggere il testo inaccessibile sul verso o nascosto all’interno di strati multipli".

Il Cnr-Ilc svilupperà invece "un ambiente innovativo orientato alla filologia computazionale, web-based, open access, open source e supportato da tecniche avanzate di analisi automatica del testo" finalizzato alla "riduzione collaborativa e conservazione a lungo termine, l’indicizzazione multidimensionale, la pubblicazione digitale e la fruizione intelligente dell’edizione". (di Andreana d'Aquino)

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