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Dazi, Zoppas (Ice): "Al 25% è altissimo, ma aspettiamo risultati trattative in corso"

Il presidente dell'Agenzia, "Scongiurare ipotesi che aziende spostino produzione fuori dall'Italia"

Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia
Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia
28 febbraio 2025 | 19.10
LETTURA: 2 minuti

"Io dico che un dazio del 25% è altissimo, ma quello che diciamo adesso potrebbe non avere senso tra qualche giorno. Quindi aspettiamo di vedere che cosa succede. È accaduto anche in passato che ci sono stati annunci forti strumentali a negoziazioni. Credo che quindi sia opportuno aspettare i risultati di tutte le trattative in corso, abbiamo una diplomazia molto efficace che naturalmente sta operando insieme a quella europea. Spero che l'Europa, i diversi Paesi che la compongono e l'Italia che vanta un rapporto privilegiato con l’amministrazione americana, riescano in qualche modo a trovare una soluzione migliore possibile, perché oggi non abbiamo bisogno di dazi e barriere tariffarie. Sarebbe opportuna l'unitarietà dell'azione europea, come già ha sottolineato il primo ministro Giorgia Meloni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia, sull'annuncio di Trump di dazi al 25% sui prodotti europei.

"Se noi esportiamo 64 miliardi di beni rappresentiamo circa il 10% del totale dell'esportazione verso gli Stati Uniti, siamo un player importante. Ed è necessario scongiurare la possibilità che aziende italiane spostino la produzione dall'Italia proprio a causa dei dazi", sottolinea Zoppas.

E secondo il presidente di Ice "L'effetto dei dazi Usa del 25% sui prodotti italiani ed europei dipenderà naturalmente dalle misure che verranno fissati ad altri Paesi e aree del mondo".

E Zoppas ha sottolineato che vista la preoccupante situazione venutasi a creare sulla possibilità di dazi Usa su prodotti europei e italiani "il ministro Tajani ha avviato un tavolo del Sistema Paese che cerchi soluzioni su cui spingere con gli Stati Uniti e altri Paesi strategici per compensare l’eventuale impatto dei dazi, cercando di raggiungere comunque l'obiettivo di 700 miliardi totali di export. Ci stiamo muovendo come Sistema Paese, Sace, Simest e Cdp per trovare delle soluzioni che massimizzino l’efficacia del nostro operato”, conclude.

(di Fabio Paluccio)

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