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Ucraina-Russia, Putin incontra il premier slovacco Fico al Cremlino

Il presidente russo apre anche agli Usa: "Pronto a normalizzare le relazioni". Droni ucraini anche nella città di Oryol. Zelensky: "Adesione a Nato realizzabile"

Robert Fico con Vladimir Putin - (Afp)
Robert Fico con Vladimir Putin - (Afp)
22 dicembre 2024 | 14.48
LETTURA: 3 minuti

Il presidente russo Vladimir Putin è a colloquio oggi, 22 dicembre, al Cremlino con il primo ministro slovacco Robert Fico. Lo notizia è stata diffusa dalla televisone russa. "Putin sta attualmente discutendo al Cremlino con il primo ministro slovacco Fico", ha scritto inoltre sul suo canale Telegram il giornalista televisivo russo Pavel Zarubin, pubblicando un breve video che mostra i due leader.

Le relazioni con gli Usa

La Russia è pronta a normalizzare le relazioni con gli Stati Uniti e gli altri Paesi occidentali, ma senza danneggiare i propri interessi. A dirlo è stato il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista alle televisione Vgtrk, aggiungendo che nelle relazioni internazionali tutto cambia e solo gli interessi restano immutati, in questo caso "gli interessi della Russia e del suo popolo".

"Se vediamo che la situazione cambia in modo tale che ci siano opportunità e prospettive per costruire relazioni con altri Paesi, allora siamo pronti per questo. Non è una questione che riguarda noi, ma loro. Ma questo dovrebbe avvenire senza danneggiare gli interessi della Federazione Russa", ha sottolineato Putin.

"Attacco Kiev a Kazan? Risponderemo con maggiore distruzione"

"Chiunque cerchi in qualsiasi modo di distruggerci, dovrà fronteggiare una distruzione molte volte maggiore e rimpiangerà quello che ha cercato di fare al nostro Paese", ha detto intanto Putin in una riunione governativa trasmessa in televisione, nella quale ha minacciato attacchi in Ucraina in rappresaglia dell'attacco con droni condotto ieri dagli ucraini contro la città russa di Kazan, che non ha fatto vittime.

Droni su Kazan e nuovi attacchi in Russia nella notte

Ieri l'Ucraina per la prima volta è arrivata a colpire con 8 droni la città di Kazan, a circa 1200 km da Kiev. I video diffusi su Telegram mostrano un drone che centra un grattacielo, seminando il panico tra la popolazione fino ad oggi estranea alla guerra. Nessuna vittima, ma l'effetto dell'azione è a dir poco dirompente. Kiev sostiene che l'obiettivo era la fabbrica di polvere da sparo di Kazan.

Un attacco "massiccio" di droni ucraini ha intanto colpito un deposito di petrolio vicino alla città di Oryol, nella Russia occidentale, durante la notte, provocando un incendio. Lo ha riferito il governatore dell'oblast di Oryol, Andrey Klychkov, aggiungendo che le forze russe hanno abbattuto 20 droni.

Video pubblicati sui social media e girati dai residenti locali mostrano grandi esplosioni che illuminano il cielo notturno attorno alla città. L'entità dei danni causati non è stata immediatamente chiara. Klychkov ha affermato che non sono state segnalate vittime o feriti a seguito dell'attacco.

Zelensky: "Nostra adesione a Nato è realizzabile"

L'adesione dell'Ucraina alla Nato è "realizzabile", ma Kiev dovrà combattere per convincere gli alleati a realizzarla. Lo ha detto intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai diplomatici ucraini. L'Ucraina ha ripetutamente sollecitato l'Alleanza Atlantica a invitare Kiev a diventare membro, mentre per Mosca la prospettiva dell'adesione dell'Ucraina alla Nato è una delle principali giustificazioni della sua invasione del 2022.

"Tutti noi comprendiamo che l'invito della Nato all'Ucraina e l'adesione all'Alleanza dipendano solo una decisione politica", ha aggiunto Zelensky. "L'alleanza per l'Ucraina è realizzabile, ma è realizzabile solo se lottiamo per questa decisione a tutti i livelli necessari". Il capo dello Stato ha affermato che gli alleati devono sapere cosa può apportare l'Ucraina alla Nato e in che modo la sua adesione all'Alleanza stabilizzerà le relazioni globali.

"Russia giustizia 5 prigionieri di guerra ucraini"

Le forze russe avrebbero intanto giustiziato cinque prigionieri di guerra ucraini. Lo ha reso noto su Telegram il Commissario parlamentare per i diritti umani dell'Ucraina, Dmytro Lubinets, precisando che le truppe russe hanno sparato ai cinque soldati disarmati dopo averli catturati. Non ha fornito dettagli, ma riferirà questo fatto all'Onu.

"I criminali di guerra russi che sparano ai prigionieri di guerra ucraini dovrebbero essere portati davanti a un tribunale internazionale e puniti con la pena più severa prevista dalla legge", ha aggiunto Lubinets.

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