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Polmonite misteriosa nei bambini, Oms chiede informazioni e Cina risponde: "Tutto normale"

Dopo il boom di malattie respiratorie segnalate nei bimbi cinesi, l'Organizzazione mondiale della sanità è in attesa di fare maggiore chiarezza. Pechino intanto garantisce "attenzione a diagnosi e cura"

Medici in Cina - Fotogramma /Ipa
Medici in Cina - Fotogramma /Ipa
23 novembre 2023 | 09.48
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Sulla misteriosa polmonite che sta colpendo i bambini in Cina, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha fatto richiesta ufficiale a Pechino di fornire "dettagliate informazioni epidemiologiche e cliniche, nonché risultati di laboratorio" sull'aumento di malattie respiratorie e sui focolai di polmonite segnalati nei bimbi, dopo che la Commissione sanitaria nazionale di Pechino, in una conferenza stampa del 13 novembre, aveva segnalato un boom di casi nel Paese.

Le autorità di Pechino, dice l'Oms, "hanno informato che non è stato rilevato alcun patogeno insolito o nuovo o manifestazioni cliniche insolite, anche a Pechino e Liaoning, ma solo un aumento generale delle malattie respiratorie dovuto a molteplici agenti patogeni noti".

L'Oms ha tenuto una teleconferenza con le autorità sanitarie cinesi del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie e dell'Ospedale pediatrico di Pechino "nella quale - spiega l'Agenzia Onu - sono stati forniti i dati richiesti". E' stato comunicato "un aumento delle visite ambulatoriali e dei ricoveri ospedalieri di bambini a causa di polmonite da Mycoplasma pneumoniae da maggio e di Rsv (virus respiratorio sinciziale), adenovirus e virus dell'influenza da ottobre", riferisce l'ente.

Alcuni di questi incrementi di casi si sono verificati precocemente rispetto al solito andamento stagionale, è stato riferito, "ma non sono aumenti inattesi data la revoca delle restrizioni Covid, come accaduto anche in altri Paesi". Le autorità sanitarie cinesi hanno ribadito di non aver rilevato "alcun cambiamento nella manifestazione della malattia", continua l'Oms. E anche a Pechino e Liaoning, i centri più colpiti, "l’aumento delle patologie respiratorie non ha comportato un carico di pazienti superiore alle capacità ospedaliere".

Da metà ottobre, la Cina settentrionale ha registrato un aumento delle malattie simil-influenzali rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti. L'Oms ricorda come il 21 novembre, erano stati segnalati, anche sui media, cluster di polmonite non diagnosticata nei bambini nel nord della Cina. E non è chiaro se questi siano associati all'aumento complessivo delle infezioni respiratorie precedentemente segnalato dalle autorità cinesi o a eventi separati. Ieri quindi l'organizzazione sanitaria delle Nazioni Unite ha richiesto ulteriori informazioni epidemiologiche e cliniche, nonché i risultati di laboratorio di questi cluster segnalati tra i bambini, attraverso il meccanismo del Regolamento sanitario internazionale.

Pechino assicura: "Attenzione a diagnosi e cure"

"Abbiamo continuato a prestare attenzione alla diagnosi e al trattamento dei bambini in un periodo di alta incidenza di malattie infettive", hanno assicurato i funzionari della Commissione sanitaria nazionale cinese, in un'intervista all'agenzia di stampa statale Xinhua, pubblicata dopo la richiesta dell'Organizzazione mondiale della sanità. L'autorità sanitaria del gigante asiatico spiega di aver dato indicazioni a livello locale, allertando i centri di assistenza primaria, così da migliorare la capacità di diagnosi e cura e l'efficienza nell'identificazione e nell'adeguata gestione dei casi gravi.

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