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Mar Rosso e Houthi, Ue lancia missione Aspides: cosa farà

L'obiettivo è proteggere il traffico mercantile, abbattendo i droni, missili e barchini esplosivi diretti contro le navi

Miliziani Houthi (Fotogramma/Ipa)
Miliziani Houthi (Fotogramma/Ipa)
19 febbraio 2024 | 14.03
LETTURA: 2 minuti

La missione Aspides, EuNavFor Aspides, è una missione navale militare che l'Unione Europea ha lanciato oggi, dopo soli due mesi dall'annuncio, un tempo piuttosto breve per gli standard europei, sulla base di una proposta di Italia, Francia e Germania. Mira a proteggere il traffico mercantile diretto verso e proveniente dal canale di Suez dagli attacchi degli Houthi yemeniti, che hanno iniziato a prendere di mira molte navi (non quelle cinesi né quelle russe, ma quelle considerate occidentali), da quando Israele ha avviato la guerra nella Striscia di Gaza, in risposta ai pogrom del 7 ottobre perpetrati da Hamas.

Sarà una missione prettamente difensiva, diversa dall'operazione Prosperity Guardian, a guida statunitense, che colpisce anche in territorio yemenita con attacchi mirati. L'obiettivo è quello di proteggere il traffico mercantile, abbattendo i droni, missili e barchini esplosivi diretti contro le navi: lo scopo dichiarato è quello di tutelare la libertà di navigazione e, dunque, gli interessi economici dell'Ue, i cui traffici con l'Indopacifico passano principalmente dal Mar Rosso (i costi di trasporto nelle ultime settimane sono aumentati molto, perché molte navi ora circumnavigano l'Africa).

La zona di operazione comprende le principali rotte marittime nello stretto di Baab el Mandeb, tra lo Yemen e Gibuti, e nello stretto di Hormuz, porta del Golfo Persico, nonché le acque internazionali del Mar Rosso, del Golfo di Aden, del Mar Arabico, del Golfo dell'Oman e del Golfo Persico. Il quartier generale dell'operazione sarà a Larissa, in Grecia, e il comando operativo sarà affidato al commodoro greco Vasilios Griparis; il comandante sul posto il contrammiraglio Stefano Costantino, su una nave militare italiana, il cacciatorpediniere lanciamissili Caio Duilio, varato nel 2007. Il comando strategico sarà a Bruxelles, come per tutte le altre missioni militari Ue. La lista dei Paesi aderenti non è ancora disponibile, ma comprenderà sicuramente, tra gli altri, Grecia, Italia, Francia e Germania.

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