Washington si sta preparando alla risposta dell'Iran e dei suoi alleati all'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, che Teheran attribuisce a Tel Aviv
L'esercito Usa schiererà ulteriori aerei da combattimento e navi da guerra in Medio Oriente, sullo sfondo delle crescenti tensioni nella regione in seguito all'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran. Lo ha annunciato il Pentagono, dopo che l'Iran e i suoi alleati regionali hanno minacciato un attacco a Israele come rappresaglia.
Nel corso di una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il presidente Usa Joe Biden "ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran", ma avrebbe intimato con fermezza a Bibi di "smetterla di aumentare le tensioni nella regione e muoversi immediatamente verso un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza".
"Dopo il terribile attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha ribadito che gli Stati Uniti proteggeranno il nostro personale e i nostri interessi nella regione, oltre al nostro impegno ferreo per la difesa di Israele", ha detto la vice addetta stampa del Pentagono Sabrina Singh, sottolineando come si sia continuato a prendere provvedimenti per "mitigare la possibilità di un'escalation regionale da parte dell'Iran o dei suoi partner e sostenitori". Austin ha ordinato "aggiustamenti" per migliorare la protezione delle forze, aumentare il sostegno alla difesa di Israele e garantire che gli Stati Uniti siano pronti a rispondere a varie contingenze, ha proseguito la portavoce.
Oltre al dispiegamento di un ulteriore squadrone di caccia, Austin ha ordinato quello di altri incrociatori e cacciatorpediniere con capacità di difesa dai missili balistici per le regioni di responsabilità del Comando europeo (United Stated European Command) e del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Il ministro della Difesa ha inoltre disposto l'invio del gruppo d'assalto della portaerei USS Abraham Lincoln in Medio Oriente per sostituire quello della USS Theodore Roosevelt, attualmente operativo nel Golfo di Oman. "Gli Stati Uniti continuano a concentrarsi sulla riduzione delle tensioni nella regione e a spingere per un cessate il fuoco nell'ambito di un accordo per riportare a casa gli ostaggi e porre fine alla guerra a Gaza", ha dichiarato Singh.
Si tratta forse del più grande spostamento di forze armate statunitensi nella regione dai primi giorni della guerra di Gaza, quando il Pentagono inviò due gruppi di portaerei verso il Medio Oriente in un monito molto pubblico ai gruppi militanti regionali di non espandere i combattimenti.
Dopo gli assassinii consecutivi di Haniyeh mercoledì e del comandante supremo di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut la sera prima, i diplomatici internazionali si sono mossi per scongiurare una guerra regionale a tutti gli effetti. Le crescenti tensioni hanno spinto una lista crescente di grandi compagnie aeree a cancellare i voli per Tel Aviv o Beirut, tra cui Ita, Lufthansa, Delta e Air India.
Venerdì la Francia ha esortato i suoi cittadini a lasciare l'Iran e Cipro ha affermato di aver ampliato i piani per supportare un'evacuazione su larga scala dalla regione se la guerra si fosse estesa. La nazione insulare ha aiutato decine di migliaia di persone ad andarsene durante la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah.
Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato oltre venti persone per presunti collegamenti con l'assassinio di Ismail Haniyeh a Teheran. A rivelarlo è il New York Times, citando due fonti iraniane a conoscenza delle indagini. Tra gli arrestati - riferisce il Times of Israel - figurano alti ufficiali dell'intelligence iraniana, ufficiali militari e membri dello staff della guesthouse dove è stato ucciso Haniyeh, gestita dall'organo militare IRGC, il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica.
Gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dall'Iran, potrebbero colpire obiettivi "più in profondità" in Israele e "non limitarsi a obiettivi militari" dopo l'uccisione martedì a Beirut di un comandante del movimento sciita Fuad Shukr, sostiene la rappresentanza iraniana alle Nazioni Unite, secondo notizie dell'agenzia iraniana Mehr. "Prevediamo che, nella sua risposta, Hezbollah sceglierà obiettivi più ampi e più in profondità e non si limiterà solo a obiettivi e mezzi militari", affermano.