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Unifil, feriti altri 2 peacekeeper. Idf: "E' accaduto inavvertitamente in scontri con Hezbollah"

Unifil: "Bulldozer ha abbattuto muro di protezione". Gabinetto sicurezza Israele spaccato su risposta all'Iran, non autorizza attacco

Forze Unifil in Libano (Afp)
Forze Unifil in Libano (Afp)
11 ottobre 2024 | 07.18
LETTURA: 5 minuti

Feriti altri 2 peacekeeper di Unifil, la forza delle Nazioni Unite in Libano. La conferma è arrivata in una nota della stessa Unifil in cui si legge che due peacekeeper dello Sri Lanka sono rimasti feriti nelle scorse ore al confine con Israele. Le azioni delle Idf, le Forze di difesa israeliane, rappresentano un "rischio molto elevato" per i soldati della missione Onu, viene sottolineato.

Secondo Unifil, dopo gli attacchi di ieri in cui sono rimasti feriti due peacekeeper indonesiani, oggi si sono registrate "due esplosioni vicino ad una torre di osservazione". Inoltre, "carri armati israeliani sono avanzati" e "un bulldozer dell'esercito israeliano ha abbattuto sezioni di un muro di protezione" di una postazione dell'Unifil nel villaggio libanese di Labboune. Nella nota si precisa che le forze di peacekeeping sono rimaste sul posto e una 'Forza di reazione rapida' dell'Unifil è stata inviata per rinforzare la postazione. "Questi incidenti rappresentano un rischio molto grave per le forze di pace", ha concluso la missione Onu.

Idf: "Due caschi blu Unifil feriti inavvertitamente in scontri con Hezbollah"

Secondo quanto fanno sapere le Forze di difesa israeliane, i due caschi blu di Unifil "sono stati feriti inavvertitamente durante i combattimenti delle Idf contro Hezbollah nel Libano meridionale". Le Forze di difesa israeliane ribadiscono l'impegno a "prendere ogni precauzione per ridurre al minimo i danni ai civili e alle forze di pace". L'Idf, si legge in una nota, "esprime profonda preoccupazione per incidenti di questo tipo e sta attualmente conducendo un esame approfondito ai più alti livelli di comando per determinare i dettagli".

"È fondamentale notare che l'Idf sta operando nel Libano meridionale nell'ambito di un conflitto in corso con Hezbollah, i cui terroristi e le cui infrastrutture si trovano nelle immediate vicinanze delle postazioni Unifil e rappresentano un rischio significativo per la sicurezza delle forze di pace", ribadisce la nota, in cui si riafferma che "dato il complesso e difficile ambiente operativo in cui Hezbollah usa strutture civili e Unifil come scudi, l'Idf continuerà a fare sforzi per mitigare il rischio che tali sfortunati incidenti si ripetano".

Le forze di difesa israeliane ricordano quanto sia "spiacevole che dal 2006 la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu non sia stata pienamente applicata e che Hezbollah l'abbia violata stabilendo un'estesa presenza militarizzata nel sud del Libano". Infine, le Idf ribadiscono di essere "impegnate in un esame attento di questi incidenti e in un dialogo continuo con l'Unifil e gli Stati nazionali che partecipano alla missione di pace".

Secondo quanto riferito dal quotidiano libanese, affiliato a Hezbollah, Al Akhbar, Israele spera di rimuovere l'Unifil dal Libano meridionale e di sostituire i peacekeeper con una forza internazionale alternativa. Il ministero degli Esteri di Beirut ha intanto condannato i colpi d'artiglieria sparati dalle Idf contro la base.

Idf: "Ucciso comandante unità missili anticarro di Hezbollah"

Le Idf in una nota condivisa su 'X' scrivono che un comandante dell'unità missilistica anticarro delle forze d'elite Radwan di Hezbollah, Araed el-Shoga, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano in Libano. Shoga era a capo dell'unità missilistica nella zona di Meiss el-Jabal nel Libano meridionale ed era responsabile di molti attacchi contro l'area di Ramot Naftali nel nord di Israele, prosegue la nota. Nel raid condotto dai caccia israeliani è stato anche distrutto un lanciarazzi che era carico e pronto per essere usato contro il territorio israeliano e le truppe dell'Idf, afferma l'esercito.

Mentre è di un morto e un ferito grave il bilancio di un attacco condotto dal Libano verso il nord di Israele con un missile anticarro. Lo riferisce Haaretz spiegando che il missile ha colpito il Kibbutz Yir'on, nell'Alta Galilea. La vittima è un lavoratore thailandese di 27 anni, come ha spiegato il servizio di emergenza Magen David Adom.

Idf: "Ucciso capo Jihad islamica palestinese"

L'esercito israeliano ha annunciato che due persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania e ha affermato che i due erano terroristi della Jihad islamica palestinese. Secondo l'Idf, il ventenne Mohammed Iyad Abdullah era il leader della branca della Jihad islamica palestinese di Nur Shams, che aveva sostituito Mohammed Jaber, ucciso ad agosto. Il ministero della Salute palestinese ha affermato che l'altro uomo ucciso nell'attacco è Ouad Jamil Omar, 31 anni.

Gabinetto sicurezza Israele spaccato su risposta a Iran, non autorizza attacco

Quanto a Teheran, il gabinetto di sicurezza israeliano, che ieri sera si è riunito per una riunione di 4 ore, non ha approvato tramite votazione un attacco contro l'Iran come rappresaglia per il lancio di missili di inizio mese. Lo scrivono i media israeliani spiegando che la risposta israeliana all'Iran è stata rinviata.

Secondo funzionari citati a condizione di anonimato, il gabinetto di sicurezza israeliano è diviso su come e quando rispondere all'attacco missilistico dell'Iran. Alcuni vogliono infatti ritardare una risposta il più a lungo possibile per cercare di produrre un effetto a sorpresa, mentre altri sono favorevoli a un attacco immediato.

Iran a Paesi arabi: "No spazio aereo per attacco Israele"

L'Iran sta intanto chiedendo ai Paesi arabi di non permettere che il loro spazio aereo sia utilizzato da Israele per l'attacco di rappresaglia che intende condurre. Lo hanno riferito due diplomatici del Golfo a condizione di anonimato all'emittente americana Nbc News. Uno di loro, in particolare, ha spiegato che Teheran ha chiarito che ''i Paesi che aiuteranno Israele in qualsiasi modo nella sua rappresaglia contro l'Iran potrebbero potenzialmente entrare a far parte della guerra''.

Questa settimana il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il suo ministro degli Esteri Abbas Araghchi hanno incontrato i leader dei Paesi del Golfo, Arabia Saudita e Qatar compresi. Altri Paesi arabi, come la Giordania e gli Emirati Arabi Uniti, ospitano basi americane e siti petroliferi fondamentali per l'economia mondiale.

"Il Consiglio di cooperazione del Golfo non è interessato a essere messo in mezzo a un fuoco incrociato", ha detto un diplomatico alla Nbc News. "Il nostro obiettivo è stato la de-escalation", ha aggiunto. Un secondo diplomatico ha dichiarato alla Nbc News di ritenere improbabile che una qualsiasi nazione araba avrebbe accettato di consentire che il proprio spazio aereo fosse utilizzato dagli israeliani per un attacco all'Iran.

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