Il presidente russo: "Lanciato un nuovo missile balistico. Abbiamo il diritto di colpire chi fornisce missili a Kiev". Il presidente ucraino: "Escalation continua"
La guerra tra Ucraina e Russia diventa "un conflitto globale". Vladimir Putin, al termine di una giornata cruciale, dopo giorni di silenzio si rivolge alla nazione con un discorso di 7 minuti che apre un nuovo capitolo nell''operazione speciale' iniziata oltre 1000 giorni fa e annunciata dal presidente russo con un messaggio pronunciato dalla stessa scrivania.
Putin parla dopo un attacco speciale condotto dalla Russia, che nelle prime ore del 21 novembre lancia un missile nell'area della città ucraina di Dnipro. Per Kiev, si tratta di un missile balistico intercontinentale (Icbm): sarebbe un debutto assoluto per un'arma di questo tipo. La versione ucraina, però, non appare del tutto convincente: perché usare un missile intercontinentale, con circa 6000 km di gittata, per colpire un obiettivo distante centinaia di km e già raggiunto in passato con altre armi?
E' Putin, nella serata russa, a fornire le risposte. Con un messaggio di quasi 8 minuti, il leader del Cremlino illustra l'azione compiuta con un nuovo missile balistico a medio raggio battezzato 'Oreshnik' (nocciola), una prima risposta agli attacchi che la Russia ha subito negli ultimi giorni. Le forze armate ucraine hanno utilizzato missili americani Atacms per colpire l'area di Bryansk. Poi, con missili Storm Shadow, hanno preso di mira un centro di comando nella regione di Kursk.
"Prosegue l'escalation del conflitto provocato in Ucraina dall'Occidente", esordisce Putin. Washington e Londra hanno autorizzato Kiev ad utilizzare missili a lungo raggio forniti da Usa e Regno Unito: "Tali sistemi non possono essere impiegati senza la partecipazione diretta di specialisti di quei paesi", dice Putin. "Il conflitto, quindi, ha assunto carattere globale", sentenzia il presidente russo prima di soffermarsi sugli attacchi.
"La nostra difesa aerea li ha respinti. A Bryansk sono caduti detriti di missili Atacms che non hanno provocato vittime o danni gravi", afferma. Il raid contro un centro di comando nell'area del villaggio di Maryino, nella regione di Kursk, ha provocato vittime tra il personale delle unità di sicurezza all'esterno della struttura. "Chi comanda il personale operativo non è stato ferito ed è al suo posto", evidenzia Putin.
Quindi, la risposta russa. "Le nostre forze armate hanno lanciato un attacco combinato contro una struttura del comparto militare-industriale dell'Ucraina. Uno dei più recenti sistemi missilistici a medio raggio è stato testato in situazioni di combattimento. E' un nuovo missile che i nostri ingegneri hanno chiamato Oreshnik. L'obiettivo era un sito del complesso militare-industriale, uno dei più grandi e noti dai tempi dell'Unione Sovietica. L'obiettivo è stato centrato dal missile che non era armato con testata nucleare", il resoconto del presidente.
"I missili occidentali non cambieranno il risultato dell'operazione speciale", aggiunge, sottolineando che i paesi occidentali non saranno in grado di intercettare armi come il nuovo missile testato contro Dnipro.
"Non c'è al momento nessun modo di contrastare tali sistemi. I missili attaccano gli obiettivi a una velocità di 10 Mach, 2,5-3 chilometri al secondo", precisa, puntando costantemente il dito contro gli Usa. "Gli Stati Uniti stanno spingendo il mondo intero verso un conflitto globale. Abbiamo sempre cercato uno sviluppo pacifico degli eventi, ma siamo pronti per un altro scenario. In caso di escalation, la Russia risponderà in maniera decisa e proporzionale".
La Russia, dice Putin, ha il diritto di usare le sue armi contro siti militari di quei Paesi che autorizzano l'uso delle loro armi contro le nostre installazioni. Il ministero della Difesa russo ha confermato l'impiego di missili americani e britannici contro obiettivi in Russia. "Siamo pronti per qualsiasi sviluppo. Se c'è ancora qualcuno che ha dei dubbi, non deve averli. Ci sarà sempre una risposta".
"Il mondo deve reagire, Putin va fermato", è la replica, a stretto giro, del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Putin ha ammesso di aver già compiuto il secondo passo quest'anno per espandere questa guerra, per un'escalation. È stato utilizzato un nuovo missile balistico. Putin ha colpito la nostra città di Dnipro, una delle città più grandi dell'Ucraina. E' il secondo passo della Russia verso l'escalation in un anno. Il primo passo del genere è stato il coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra contro l'Ucraina, con un contingente di almeno 11.000 soldati", dice facendo riferimento alla presenza di militari asiatici nel Kursk.
"Putin ha compiuto entrambi questi passi, ignorando tutti quelli che nel mondo chiedono che la guerra non si espanda. Non gli importa cosa chiedono la Cina, il Brasile, i paesi europei, l'America, tutti gli altri paesi del mondo. Putin è l'unico che ha iniziato questa guerra, una guerra completamente immotivata, e che sta facendo di tutto per portarla avanti per più di mille giorni".
"Il missile balistico lanciato contro l'Ucraina è l'ennesima prova che la Russia non vuole assolutamente la pace. E Putin mente quando dice che il presunto uso di armi a lungo raggio da parte dell'Ucraina è stato un nostro nuovo passo. Non è la prima volta che usiamo queste armi. E ne abbiamo pieno diritto secondo le norme del diritto internazionale. Abbiamo lo stesso diritto all'autodifesa che ha qualsiasi altra nazione.Quando i missili russi colpiscono le nostre città, quando l'Ucraina viene attaccata ogni notte dai droni Shahed iraniani, quando un contingente della Corea del Nord viene schierato al nostro confine, Putin non solo prolunga la guerra, ma semplicemente sputa ogni volta in faccia a coloro nel mondo che vogliono davvero il ripristino della pace".
"Il mondo deve reagire, in questo momento manca una forte reazione. Putin è molto sensibile a tutto questo, vi sta tenendo d'occhio, cari partner. È ovvio a tutti chi è l'unico colpevole di questa guerra, chi ha iniziato questa guerra il 24 febbraio 2022 e investe tutte le sue risorse per garantire che la guerra continui. La guerra deve essere fermata", ribadisce il presidente ucraino.
"Ma se non c'è una forte reazione alle azioni della Russia, allora Putin pensa sia possibile andare avanti. È necessario che Putin paghi un prezzo per le sue ambizioni malate. Dobbiamo reagire, bisogna fare pressione e costringere la Russia a una vera pace, che è raggiungibile solo con la forza. Altrimenti, ci saranno attacchi russi senza fine, minacce e destabilizzazione, e non solo contro l'Ucraina", conclude.