![Il canale ufficiale su WhatsApp di Adnkronos](/resources/0288-19aca72e4b34-3660eca8f7f7-1000/format/small/whatsapp_adnkronos.png)
Le leggi in materia erano già state all'origine della crisi politica al Bundestag
L'attentato di Monaco ha fatto irruzione con forza nel confronto politico in vista del rinnovo del Bundestag il prossimo 23 febbraio: l'attacco che ha causato 36 feriti in una città in fibrillazione per l'inizio della Conferenza per la sicurezza ha riportato il tema dei migranti al centro del dibattito. I quattro principali candidati cancellieri - Olaf Scholz (Spd), Friedrich Merz (Cdu/Csu), Robert Habeck (Verdi) e Alice Weidel (Afd) - hanno risposto ieri alle domande del pubblico per la Zdf, interpellati su vari temi trattati nei mesi scorsi.
Al cancelliere uscente Olaf Scholz è stata rivolta una domanda sull'attacco avvenuto proprio ieri a Monaco, dove un 24enne afgano ha lanciato la sua auto in corsa contro la folla riunita per una manifestazione sindacale e ha fatto 36 feriti, alcuni dei quali gravi. "Nella mia città natale, Solingen, l'anno scorso alcune persone sono state brutalmente assassinate e gravemente ferite mentre celebravamo una festa in piazza", ha dichiarato una donna.
"Non si tratta di un incidente isolato, oggi sentiamo di nuovo parlare di Monaco; non si possono nemmeno elencare tutte le città che si susseguono. Abbiamo paura che questo continui. Sono molto preoccupata, per i miei nipoti, i miei figli, la mia famiglia e i miei amici. E il vostro governo, compreso Lei, ha la responsabilità di guidarci in condizioni di sicurezza, quindi la mia domanda è: se non fate cambiamenti importanti, non siete moralmente complici di ogni singolo omicidio avvenuto finora"?
Scholz ha risposto facendo riferimento alle nuove norme varate dal suo governo in materia e sottolineando la sua personale preoccupazione di fronte a questi fatti.
Il tema dell'immigrazione e delle norme atte a regolarla è stata la scintilla che ha scatenato la recente crisi politica al Bundestag, con la Cdu che si è avvalsa dell'appoggio parlamentare dell'Afd di Alice Weidel per fare approvare le sue proposte, mettendo a rischio agli occhi delle altre forze politiche il 'cordone sanitario' eretto attorno al Partito di estrema destra. Una scelta contestata anche da Angela Merkel, che in una rara presa di posizione nella campagna elettorale è uscita allo scoperto per criticare duramente Merz.
Da allora il cancelliere uscente ha ribadito più volte che la Cdu ha perso attendibilità e che non è possibile prevedere con certezza con quali partiti si alleerà dopo il voto in caso di vittoria. Friedrich Merz dal canto suo insiste nel ribadire che non intende allearsi con Alternativa per la Germania se il voto confermerà il vantaggio che gli garantiscono i sondaggi. Così ha fatto ieri sera, chiarendo che una coalizione con l'Afd è esclusa. "Abbiamo preso una sola decisione ferma: non con voi!", ha dichiarato, rivolto direttamente a Weidel.