
L'Idf annuncia che per ora è "limitata all'area a sud e centrale" del territorio anche se "siamo pronti ad altre azioni future"
Le forze israeliane (Idf) confermano di aver avviato oggi, mercoledì 19 marzo, una serie di operazioni di terra nel centro e nel sud di Gaza per creare una zona cuscinetto tra la parte settentrionale e quella meridionale dell'enclave palestinese. Dopo la fine della tregua e i bombardamenti di ieri, truppe israeliane sono entrate nella zona del Corridoio Netzarim, prendendo il controllo di circa la metà dell'aerea, fino alla Salah a-Din Road, si legge su Times of Israel.
Le Idf confermano anche il dispiegamento della Brigata Golani nella zona sud del confine di Gaza, pronte per future azioni. L'Unità "resterà pronta per le operazioni a Gaza", precisano all'indomani dei raid aerei sulla Striscia. "Le Idf continueranno a operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per proteggere i cittadini dello Stato di Israele", aggiungono.
"Residenti di Gaza, questo è l'ultimo avviso, seguite il consiglio del presidente degli Stati Uniti, consegnate gli ostaggi e rimuovete Hamas" ha detto il ministro israeliano, Israel Katz, in un video, in cui afferma che se seguiranno queste indicazioni "si apriranno altre opzioni per voi, anche quella di andarvene in altri posti del mondo per chi vuole farlo".
"Riteniamo Israele pienamente responsabile delle conseguenze dell'incursione via terra nella Striscia di Gaza" dichiara Hamas in una nota. Tuttavia, il movimento radicale palestinese ha confermato "l'impegno nei confronti dell'accordo di cessate il fuoco firmato", invitando i mediatori "ad assumersi le proprie responsabilità nel porre un freno a queste violazioni irresponsabili" da parte dello Stato ebraico.