Le milizie filo-turche si scatenano. Mayer (Luiss): l'Ue faccia pressione su Erdogan per fermare la violenza
"Per capire quale sarà il reale futuro della Siria tutti i riflettori del mondo dovrebbero concentrarsi sul destino di Kobane, la città simbolo della vittoria dei curdi siriani contro i terroristi dell'Isis”, dice all’Adnkronos Marco Mayer, docente alla Luiss ed esperto di sicurezza internazionale.
Le milizie filo-turche hanno, infatti, ripreso gli attacchi contro i curdi con il supporto tecnologico e logistico delle forze armate di Ankara. “Se l'assalto non verrà immediatamente fermato ci saranno due gravissime conseguenze”, spiega Mayer. “La prima è che le forze curde non saranno più in grado di gestire le carceri dove sono rinchiusi più di 10.000 terroristi dell'Isis - tra cui numerosi foreign fighters - che potranno uscire dalle prigioni e organizzare nuovi attacchi terroristici in Europa. La seconda conseguenza è che a pochi giorni dalla caduta di Assad l'oppressione della minoranza dei curdi siriani cancellerà dall’inizio ogni speranza di una Siria aperta, multietnica e multireligiosa. Per impedire che questo accada, il vertice dell' Unione Europea deve lanciare un severo monito ad Ankara arrivando anche a interrompere i cospicui finanziamenti della UE alla Turchia del Presidente Erdoğan”, conclude il docente.