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Guerra Ucraina, Italia chiude spazio aereo a Russia

Stessa misura per Germania, Francia e Belgio. Ue verso il rimborso agli Stati per la fornitura di armi difensive. Da Italia erogazione "immediata" di 110 milioni a Kiev

Fotogramma /Ipa
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27 febbraio 2022 | 12.30
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Guerra Ucraina-Russia, l’Italia chiude lo spazio aereo a Mosca. È quanto si legge in un tweet di Palazzo Chigi. "L'Italia ha deciso di chiudere lo spazio aereo alla Russia. Oggi al Consiglio Affari Esteri straordinario sosterrò un’azione comune di tutti i Paesi Ue: tutta l’Ue chiuda lo spazio aereo alla Russia", scrive sul social il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in mattinata ha annunciato una erogazione "immediata" di 110 milioni a Kiev.

Stessa decisione per la Germania, che ha chiuso il suo spazio aereo ai voli russi in risposta all'invasione dell'Ucraina. Il ministero dei Trasporti ha reso noto che la misure entrerà in vigore oggi alle tre del pomeriggio e durerà tre mesi. Spazio aereo chiuso alla Russia per la Francia. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti Jean-Baptiste Djebbari dicendo che ''la Francia chiuderà a partire da questa sera il suo spazio aereo a tutti i voli e compagnie russe''. ''All'invasione russa dell'Ucraina, l'Europa risponde con unità totale'', ha aggiunto.

Anche il Belgio ha chiuso il suo spazio aereo a tutte le compagnie russe. Lo ha annunciato su Twitter il primo ministro belga, Alexander De Croo, sottolineando che "i nostri cieli europei sono cieli aperti" ma "sono aperti a coloro che connettono le persone, non a coloro che cercano di aggredire brutalmente".

I ministri degli Esteri Ue, che si riuniscono questa sera in videoconferenza, dovrebbero decidere l’allargamento a livello comunitario del blocco delle compagnie aeree russe, già deciso dalla "vasta maggioranza, circa i tre quarti", degli Stati membri. Lo spiegano alti funzionari Ue, in vista del Consiglio di oggi che dovrebbe decidere un terzo pacchetto di sanzioni contro la Russia dopo l’aggressione all’Ucraina.

L’Unione Europea potrebbe inoltre rimborsare agli Stati membri, tramite la European Peace Facility, le forniture all’Ucraina di "armi difensive" da impiegare contro gli invasori russi. Lo spiegano alti funzionari Ue, in vista del nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca che verrà discusso questa sera, alcuni Stati membri potrebbero optare per una "astensione costruttiva", che consentirebbe al provvedimento di passare.

Finora sono 17 gli Stati membri che hanno inviato armi alle forze regolari ucraine, perché si possano difendere dai russi. Su questa materia ci si attende una decisione "chiara e netta" dell’Ue: una decisione simile dovrebbe fornire un "ombrello" Ue agli Stati membri, anche a quelli tradizionalmente più prudenti nei confronti della Russia. I Paesi, comunque, continueranno a fare le proprie scelte in modo "differenziato" su questo tema, con la Polonia in prima fila. E’ molto probabile che il terzo pacchetto di sanzioni preveda ulteriori "misure contro la Bielorussia", visto il ruolo che sta svolgendo nell’aggressione all’Ucraina.

Domani, inoltre, i ministri dell’Energia si riuniranno a Bruxelles per parlare della "connessione dell’Ucraina e della Moldavia" alla rete elettrica Ue. Sono previste poi, come annunciato ieri sera da Ursula von der Leyen, l’esclusione dal sistema Swift di alcune banche russe e altre misure finanziarie. In valutazione anche disposizioni che colpirebbero la Banca centrale russa, in particolare la "convertibilità" del rublo in dollari ed euro. E’ escluso, invece, che l’Ue possa allargarsi all’Ucraina ora, dato che "l’allargamento richiede l’unanimità e non tutti gli Stati membri sono in linea" su questo.

DI MAIO: "EROGAZIONE IMMEDIATA DI 110 MILIONI A KIEV"

"Ho comunicato al collega Dmytro Kuleba di aver appena firmato la delibera che dispone l'erogazione immediata di 110 milioni di euro al governo di Kiev, come espressione concreta della solidarietà e del sostegno dell’Italia a un popolo con cui coltiviamo un rapporto fraterno". Lo ha annunciato su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

"In questo momento l'Ucraina è sotto assedio senza avere una colpa, attaccata con continui bombardamenti dal governo russo. La pace è l'obiettivo per cui tutti noi continuiamo a lavorare ogni giorno e alle armi russe replichiamo con le sanzioni: l'unica via per fermare questa folle guerra. Stiamo mettendo in campo sanzioni sempre più dure e già al Consiglio Affari Esteri di oggi ci prepariamo a discuterne altre", ha evidenziato il titolare della Farnesina.

"L’Ue e tutti gli alleati devono far fronte comune e continuare a dare grande prova di compattezza. Avanti con determinazione in questa “resistenza europea” alla violenza di Putin", ha aggiunto.

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