"La Lega non è contro 'Report'. Noi siamo tranquilli e può esserlo anche chi paga il canone. Al momento non abbiamo intrapreso alcuna azione nei confronti di alcuna trasmissione. Il collega Anzaldi, forse avendo letto troppo in fretta un articolo in cui un avvocato citato dalla trasmissione fa richiesta di una serie di documenti, prende un evidente granchio accusandoci di voler imbavagliare dei giornalisti. Pensa che sia stata la Lega a farne richiesta ma non è così". Il segretario della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Massimiliano Capitanio (Lega) dialoga con l’Adnkronos sul tema che sta preoccupando in queste ore diversi politici di maggioranza e minoranza per ragioni opposte.
Il parlamentare del Carroccio scandisce: "A noi non interessa 'Report', in particolare. Noi vogliamo vederci chiaro su tutte le trasmissioni giornalistiche di inchiesta del servizio pubblico così come chiediamo che rispettino leggi, trasparenza e diritti costituzionali, che non violino il pluralismo e, a tal proposito, faccio notare che delle prime sette puntate della nuova edizione di Report addirittura tre sono dedicate alla Lega. Chiediamo, inoltre, che paghino i giornalisti a prescindere dalla messa in onda per non forzarli a esasperare i contenuti. Chiediamo poi che le trasmissioni giornalistiche di inchiesta della Rai non siano usate per fare marketing a testate esterne, mentre a volte si ha la sensazione, come nel caso di 'Report', che si voglia fare da vetrina a inchieste realizzate da altre realtà editoriali e chiediamo anche che onorino la verità".
Qualcosa, quindi, vi preoccupa della attuale gestione del programma di inchiesta di Rai3? "Nulla, perché la Lega non ha nulla da nascondere. Siamo a favore del giornalismo che fa emergere la verità, non vogliamo un giornalismo parziale o che ammicca". E ora ' Report' come si sta muovendo? "Beh in questa edizione per quanto concerne la Lega sta accostando fatti e persone che nulla hanno a che vedere gli uni con le altre. A questo si aggiunge un’ampia confusione sulla linea temporale. Il risultato è un mix di elucubrazioni e sospetti artatamente confezionati al fine di imputare alla Lega colpe immaginarie".
La Lega ha intenzione di approfondire le fonti di finanziamento degli organismi di giornalismo investigativo usate dal Servizio Pubblico? "Come parlamentari - argomenta Capitanio - abbiamo il dovere di pretendere un corretto utilizzo del denaro pubblico e di capire quali investigatori il Servizio Pubblico stia pagando. Abbiamo avuto la stessa linea quando si è trattato di scandagliare la gestione delle produzioni esterne o dei maxi-compensi degli artisti e molto altro. Laddove ravvedessimo situazioni di danno erariale avremmo il dovere di riferirle nelle sedi opportune. Quando si pagano o si usano soggetti terzi serve massima trasparenza".
Gira voce che vogliate fare le pulci a 'Report' sui rapporti che ha con i suoi collaboratori. E' così? "Non abbiamo elementi per giudicare tali aspetti. Un approfondimento su tutte le trasmissioni e non solo su 'Report' è, però, utile su questo aspetto, visto anche l’enorme stanziamento che la Rai mette a bilancio per il fondo rischi cause legali cui afferiscono anche i rischi legati a personale e collaboratori". Ma il consigliere De Biasio ha chiesto a Salini specifiche sui contratti dei collaboratori di Report o sulla tutela legale? "Il consiglio di amministrazione agisce in autonomia". Al di là di quello che cercherete di approfondire, ritenete 'Report' prezioso per il Servizio Pubblico? "'Report' aveva una sua credibilità fondata su serietà e professionalità. È una eredità da non disperdere", si limita a dire Capitanio.