"Una persona di straordinaria intelligenza e umanità. Due tratti immediatamente percepibili in lui. Aveva una visione di lungo periodo e ha saputo individuare situazioni di difficoltà che si sarebbero poi verificate nel nostro Paese". Cesare Mirabelli, giurista e presidente emerito della Corte Costituzionale, affida all'Adnkronos il ricordo di Francesco Cossiga nel decennale della morte.
"Come presidente del Consiglio superiore della magistratura ha avuto momenti che potevano apparire di grande durezza e contrasto: mi è capitato spesso di dover mediare tra la presidenza e il Csm - sottolinea l'ex vicepresidente - Le sue posizioni si potevano condividere o meno, taluni non concordavano, ma erano sempre limpide. Aveva una salda concezione costituzionale dei ruoli e delle istituzioni".
Poi Mirabelli rievoca un viaggio a Lugano con l'ottavo presidente della Repubblica e l'allora cardinale Joseph Ratzinger: "intrapresa una conversazione teologica, ho notato il grande interesse di Cossiga per certi temi, la sua curiosità su tutto. Ricordo quell'evento come uno dei momenti più ricchi e piacevoli".