"Veniva alle mie lezioni ma si annoiava presto, tirava palline di carta ai vicini di banco..."
"Quando si svegliava e scendeva dal letto con il piede giusto era affascinante, parlava inglese abbastanza bene, era appassionato di cultura tedesca ed era uno dei pochissimi politici che aveva un grande interesse per la cultura. Ricordo che veniva ad ascoltare le mie lezioni e che dopo poco si annoiava, così iniziava a tirare le palline di carta ai vicini di banco". Così all'Adnkronos Rocco Buttiglione ricorda Francesco Cossiga a dieci anni dalla scomparsa, tracciando dell'ex presidente della Repubblica un ritratto sui generis.
"Aveva un sottile senso dell'ironia coinvolgente - aggiunge Buttiglione - si svegliava prestissimo e mi telefonava... ho il sospetto che quando voleva farmi fare qualcosa per forza mi chiamasse prestissimo cogliendomi di sorpresa ancora addormentato. Una riflessione quanto mai attuale, su tutte, riguardo Cossiga: aveva ragione sul fatto che la magistratura italiana era uscita dal seminato, e di fatto le vicende recenti lo dimostrano".