"Ecco un esempio di fake news. Striscia fa un servizio a favore di Giovanna Botteri, ma molti commentatori da bar che esprimono opinioni per sentito dire scrivono che ce la siamo presa con lei. Diciamo subito che per non cadere nell’errore sarebbe bastato ascoltare il rientro in studio di Gerry Scotti: 'Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello...'". A precisarlo all'Adnkronos è l'ufficio stampa di Striscia la Notizia che spiega: "Dopo il servizio andato in onda nella puntata di Striscia il 28 aprile scorso, dove si dava conto della fresca messa in piega dell’ottima Giovanna Botteri, siamo stati accusati di aver fatto volgare ironia sul suo aspetto fisico".
"In realtà - si evidenzia - è da tempo che su alcuni media e nei social Giovanna Botteri viene presa di mira per il suo look, a detta di molti non particolarmente curato. E il servizio di Striscia, partiva proprio da questo per mostrare come Giovanna nell’ultimo collegamento da Pechino avesse sfoggiato una nuova pettinatura, quasi a smentire le critiche malevole piovutele addosso. Insomma, parliamo di cose serie e certamente il body shaming lo è e va combattuto con ogni mezzo, ma non confondiamolo con una messa in piega".
Giovanna Botteri e il body shaming: "Una giornalista si ascolta"