"Se Salvini con stile del Papeete avesse gestito l'emergenza in stile Bolsonaro sarebbe stato un disastro". Così Matteo Renzi, intervistato a DiMartedì, risponde a una domanda sul premier Giuseppe Conte e la crisi, spiegando di "essere fiero di come questo governo ha gestito" la crisi.
"Giusto riaprire con intelligenza, se qualcuno dice riapriamo gli stadi ricoveratelo, ma le aziende di Francia e Spagna e Germania che non hanno chiuso ci stanno portando via fette di mercato. La parrucchiera di Bastia Umbra è diversa da quella del nord", spiega l'ex premier, sottolineando la necessità di una apertura diversificata nei territori.
"Vorrei che Conte ponesse il suo dpcm in un decreto legge che possa discutere il Parlamento", sottolinea Renzi. "Violare le regole della Costituzione in modo giuridicamente poco sostenibile, avrà degli effetti per il dopo. Io lancio un campanello d'allarme, se Conte fa un dpcm, lo fa da solo, non ha le caratteristiche della legge", sottolinea il leader di Iv. "Uno stato che ti dice che il congiunto sì e l'amico no non va bene", conclude.
Renzi precisa poi di aver preso "sul serio la vicenda sin dal primo caso del 38enne di Codogno". "Se c'è stato qualcuno che non ha organizzato aperitivi a Milano, o manifestazioni al Colosseo sono io".