Al grido "Bologna antifascista" e "Bologna non si Lega" si sono riuniti contro il popolo leghista del Paladozza. Tensioni polizia-centri sociali
Un mare di ‘sardine’ ha invaso il Crescentone di Bologna. Più di 11mila persone hanno risposto all’appello lanciato via Facebook da quattro ragazzi sei giorni fa, in risposta alla convention leghista del Paladozza, dove il leader del Carroccio Matteo Salvini è salito sul palco per aprire la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni, candidata per il centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Tensioni polizia-centri sociali
La piazza ha risposto alla chiamata degli organizzatori, Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, che volevano organizzare la prima rivoluzione ittica della storia, radunando in un flash mob 6.000 sardine per superare il popolo leghista del Paladozza, che ha una capienza di 5.570 posti. L’obiettivo è stato superato. Piazza Maggiore, cuore di Bologna, si è riempita fino oltre il limite con 11mila persone con sardine variopinte, al grido "Bologna antifascista" e "Bologna non si Lega".
A interpretare le sardine anche i parlamentari emiliani del Pd Andrea De Maria e Luca Rizzo Nervo, l’assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore, il segretario dei dem bolognesi Luigi Tosiani e l’esponente di Emilia-Romagna Coraggiosa, la lista di sinistra che sostiene il bis del governatore Stefano Bonaccini, Elly Schlein e Roberto Morgantini delle Cucine popolari.