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"Noi alternativa a Salvini", Pd in partita

Zingaretti: "Dalle elezioni governo più fragile"

(Afp) - AFP
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27 maggio 2019 | 01.40
LETTURA: 2 minuti

di Mara Montanari

La notte è ancora lunga ma, per dirla con Nicola Zingaretti, “ci sono dati sufficienti per fare una valutazione chiara sul voto delle europee”. E il risultato per il Pd è positivo. Il segretario dem si presenta poco dopo l’una in sala stampa a Nazareno. Aspetta che sia finita la conferenza stampa di Matteo Salvini per venire a dire che, da stasera in poi, la sfida sarà proprio con il leader della Lega. I 5 stelle affondano e il Pd, dice, “torna protagonista di un nuovo bipolarismo” tra centrodestra e centrosinistra. “Questa è la novità politica” che consegna il voto delle europee.

“Siamo molto soddisfatti”, scandisce Zingaretti mentre le proiezioni danno i dem ben sopra il 20 per cento. Obiettivo raggiunto. “La scelta delle lista unitaria è stata una scelta vincente”, rivendica. E quella è la strada su cui andare avanti: “Useremo la forza di questo risultato per costruire un Piano per l’Italia, per costruire l’alternativa a Salvini e arrivare pronti alle politiche”.

Quando? Tra i dem la valutazione diffusa è che si potrebbe votare già entro l’anno. Riflette Andrea Orlando, vice di Zingaretti: “Oggi Conte è ancora più debole, il suo ruolo di arbitro è venuto assolutamente meno, ora Salvini è il capo. Non se questo porterà al voto anticipato ma un governo che già non esiste più da alcuni mesi, da stasera è ancora più fragile”.

Il risultato di stasera è un risultato che, dal punto di vista interno, rafforza ovviamente Zingaretti. Con lui stasera c'erano Paolo Gentiloni e i vertici dem. Non si è visto nessun renziano invece al Nazareno. Alle due di notte nessun segnale da Matteo Renzi. Niente dai turborenziani di Roberto Giachetti. Dichiara solo il capogruppo Andrea Marcucci: “Crollano i 5 Stelle, il Pd è in partita”.

Domani poi sarà il momento di pesare le candidature. Quanti i voti di preferenza dell'unica 'renziana doc' in pista, Simona Bonafè. Quanti quelli di Carlo Calenda con i suoi progetti di costruire un soggetto al centro. E poi, se le europee hanno riportato il sorriso al Nazareno, ci sarà da vedere come andrà anche un altro scrutinio. Quello di domani per le amministrative. Occhi puntati su Firenze, sulle città emiliane, su Bari. Intanto le notizie dal Piemonte sono pessime per Sergio Chiamparino.

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