Boris Johnson è a New York per i lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e la sentenza della Corte Suprema è arrivata alle 5.30 del mattino ora locale: ora - sottolineano fonti di Downing Street - ci vorrà tempo per digerire quella che hanno definito "una sentenza straordinaria" e fornire una risposta. Nessuna indicazione - scrive il Guardian - quanto al tempo e al modo in cui questo verrà fatto è stata fornita.
Il premier britannico ha in programma un intervento sulla Brexit per le 8 del mattino ora di New York davanti ad una platea di investitori americani: a loro si ripromette di spiegare come il Regno Unito sarebbe cambiato dopo l'addio a Bruxelles. Quindi il programma della giornata prevedeva i bilaterali - tra cui con Donald Trump e Leo Varadkar - e l'intervento in Assemblea Generale. Ora la decisione più difficile riguarda se tener fede al programma o rientrare a Londra, spiega il quotidiano britannico.
Una delle opzioni sul tavolo è quella di rientrare questa sera invece di domani mattina come previsto. Se il programma predefinito non viene modificato Johnson non potrà essere a Downing Street prima di domani sera, troppo se considerate le numerose richieste di dimissioni. Parlando con i reporter sul volo verso gli Stati Uniti, il premier aveva escluso una sua rinuncia in caso di sentenza sfavorevole.
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