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Covid Lombardia, Fontana: "Zona gialla dall'11 dicembre"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)
03 dicembre 2020 | 18.30
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''Noi sicuramente, se i parametri continueranno ad essere quelli che oggi sono e forse miglioreranno anche, l'11 di dicembre dovremmo diventare zona gialla, terminate le tre settimane necessarie per il passaggio. Di cui una di avvicinamento e una di mantenimento''. Ad affermarlo il presidente della Lombardia Attilio Fontana ospite della trasmissione Iceberg in onda alle 20.50 su Telelombardia

In Lombardia 3.751 nuovi casi e 347 morti

''Il nostro sacrificio -dice- è valso perché abbiamo abbassato la linea del contagio e abbassato la pressione sugli ospedali e il pericolo che tanti nostri cittadini correvano. Da un punto di vista sanitario è servito molto. Con i numeri che abbiamo negli ultimi 5-6 giorni più tranquillo. La situazione sta migliorando in maniera sostanziale, dobbiamo continuare con cautela ma l'impegno dei nostri cittadini - ai quali va la nostra riconoscenza e il nostro grazie - è stato sicuramente ripagato. Ci siamo sentiti con il governo 48 ore fa, poi non abbiamo saputo più niente. Sono arrivate tutte queste limitazioni contenute in un decreto legge sul quale noi non possiamo intervenire. Dobbiamo accettare quello che in realtà avremmo dovuto concordare, secondo gli accordi che avevamo raggiunto''.

''Non ci si potrà spostare di comune in comune il giorno di Natale e Santo Stefano. Lo ritengo assolutamente inaccettabile perché non tiene conto della realtà lombarda. Sono cose che vanno nella direzione di una segregazione dei nostri cittadini, soprattutto degli anziani che rischiano di dover trascorrere le feste da soli''.

Fontana spiega che ''quello che non abbiamo accettato è questo metodo, se dovevamo incontrarci con il Governo per discutere nel merito, non potevamo emettere un provvedimento che è diventato legge prima che noi ci incontrassimo. Non è stato preso in considerazione il parere delle regioni. Lo spostamento tra comuni si poteva fare a livello provinciale. Se noi consentiamo l'apertura dei ristoranti a mezzogiorno, lo stesso pericolo c'è anche alla sera. Bisogna essere rigorosi e far rispettare le regole, perché altrimenti tra mezzogiorno e sera non cambia niente''.

Quanto alla questione montagna, ''dal 7 gennaio si potrà andare a sciare. Stiamo aspettando dal 23 di novembre che le linee guida che abbiamo inviato vengano confermate e convalidate dal Cts. Abbiamo dato una certezza ai nostri operatori i quali sanno adesso di poter organizzare la loro ripresa dell'attività dal 7 gennaio''.

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