"Marogna? Dispiace ma bisogna far luce sui soldi distratti da carità" dice all'Adnkronos
"Ringrazio Papa Francesco per la battaglia che sta portando avanti. Il suo pugno duro sta cambiando le cose". Così la Iena Gaetano Pecoraro, commenta l'arresto di Cecilia Marogna, avvenuto oggi, dopo che il servizio de Le Iene ha dato la stura al caso della 'dama del Cardinale'. "L'anno scorso ho seguito a lungo il caso degli abusi sessuali sui chierichetti del Papa - ricorda Pecoraro - e oggi arriva la notizia che il Papa ha tolto l'improcedibilità del procedimento stabilita dal diritto canonico. Ed è grazie a questo che domani si aprirà un processo che senza l'intervento di questo Papa non si sarebbe mai potuto aprire. Abbiamo lavorato un anno su questa vicenda. In più oggi è arrivata anche la notizia dell'arresto di Cecilia Marogna su mandato dei magistrati di Città del Vaticano. Se qualcuno non avesse chiaro che qualcosa è cambiato, oggi avrà tutto chiaro". "Sono colpito dalla velocità della giustizia vaticana. Solo due settimane fa avevamo ricevuto questi documenti anonimi. La prima volta che Riccardo Festinese e io avevamo letto i documenti anonimi ricevuti eravamo rimasti increduli. Siamo andati in Slovenia e abbiamo verificato che il contenuto era vero. E poi oggi Cecilia Marogna è stata arrestata. Un arresto non fa mai piacere, ma mi auguro che venga chiarito tutto. Che soldi destinati a carità, opere di bene e missioni umanitarie vengano invece spesi per Gucci, Prada e Frau, fa arrabbiare. Vediamo cosa verrà fuori da questo arresto. Evidentemente avevamo comunque delle carte molto buone".