"Topi intorno al formaggio, a seconda dei casi costituito dalla pubblica prebenda, dalla concessione per un bar, dalle pubbliche finanze, dai risparmi privati di padri che vogliono sistemare i figli in un lavoro a tempo indeterminato, a loro volta non curanti di ogni regola". Lo scrive il gip di Roma Valerio Savio nell’ordinanza con cui ha disposto 28 arresti per altrettante persone indagate, a diverso titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al trasferimento fraudolento di valori, di traffico d’influenze in concorso con l’aggravante della qualifica di pubblico ufficiale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, emissione di fatture per operazioni inesistenti, malversazione a danno dello Stato in concorso, truffa aggravata, millantato credito aggravato in concorso.
Per il gip gli indagati, hanno una "comune mentalità, comune attitudine" e "come dice uno di loro in una conversazione intercettata, quella di acchiappare comunque qualcosa, grande o piccola che sia, per alcuni sfruttando la piccola fetta di cui si dispone". Nell’ordinanza il giudice parla di "personalità di notevoli capacità a delinquere (per alcuni di grado elevato) capaci di atti e comportamenti altamente dannosi per la collettività, essendo modalità e circostanze connotate da elevatissima preordinazione e da altrettanta elevata capacità di predisporre mezzi e organizzarli con non frequente pianificazione ed efficacia".
"Personalità – sottolinea il giudice - abitualmente e serenamente dedite all’illecito che accettano ordinariamente e quotidianamente di vivere di reati, personalità talmente normalmente e con noncuranza dedite a condotte delittuose e talmente convinte di non doverne pagare alcuna conseguenza da non prestare neanche più troppe cautele intorno alle loro azioni: in una parola personalità socialmente dannose e pericolose".