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“Se all’inizio c’era una voglia, una speranza a cui aggrapparsi che era quella di veder ripartire questa terra, a distanza di tre anni il sentimento si sta trasformando in rabbia in qualche caso, in disillusione in altri, a causa dei ritardi nella ripartenza”. Così all’Adnkronos don Fabrizio Borrello, il direttore della Caritas Diocesana di Rieti che ieri ha curato l’organizzazione della veglia di preghiera al palazzetto dello sport di Amatrice che all’1.30 del mattino ha aperto la commemorazione notturna nel terzo anniversario dal sisma.
"Noi cerchiamo di mantenere viva la voglia di ricostruire delle persone - aggiunge - anche attraverso le progettualità che noi abbiamo come Caritas, come il grande progetto di ricostruzione della Casa del futuro al Don Minozzi, che nasceva come orfanotrofio". "Ma qui non c'è niente - conclude il direttore della Caritas di Rieti - i cantieri non sono ripartiti".