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Striscione Regeni rimosso da Regione Fvg

Via dal palazzo a Trieste. Fedriga: "Non sarà più esposto"

Immagine d'archivio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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20 giugno 2019 | 20.58
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Rimosso dal palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, in Piazza Unità d'Italia a Trieste, lo striscione giallo di Amnesty International con la scritta 'Verità per Giulio Regeni' per fare posto agli addobbi per gli Europei di calcio Under 21. Lo striscione per Regeni era stato affisso nel 2016 per volontà dell'allora governatrice Deborah Serracchiani e la sua rimozione ha scatenato una bufera sui social. Uefa e Figc hanno precisato di essere estranee a tale decisione.

Lo striscione "non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione Friuli Venezia Giulia" comunica in una nota il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, precisando di volere "anticipare le polemiche che continueranno a susseguirsi ad ogni batter di ciglio". "Malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell’agone politico la morte di un ragazzo. Evidentemente - sottolinea Fedriga - questa sensibilità non appartiene a tutti e ad ogni occasione non si perde tempo per alimentare polemiche. Ricordo, ad esempio, quando lo striscione è stato rimosso per qualche giorno su richiesta di una produzione cinematografica; sempre in circostanze simili, altre polemiche sono state fomentate perché la riaffissione è avvenuta con poche ore di ritardo rispetto alla fine delle riprese stesse".

"Oggi arriva l’ennesima pretestuosa provocazione, in conseguenza della nostra decisione di addobbare il palazzo per gli europei under 21 che si tengono nella nostra regione. Perfino la Uefa mi ha dovuto scrivere impaurita da sterili tormentoni che non fanno altro che strumentalizzare il dramma avvenuto. Evidentemente - conclude il governatore - la mia attenzione per non urtare le sensibilità non ha pagato, e ci si sente pertanto legittimati a imporre con atteggiamenti prevaricatori cosa deve o non deve fare la Regione".

Commenta Serracchiani: "L'atteggiamento di Fedriga sinceramente delude, nei toni e nel merito. È vero che il caso di Giulio Regeni non dovrebbe essere usato per schermaglie politiche, e la presenza dello striscione sul balcone della presidenza della Regione aveva un significato istituzionale non di parte. Ora, con la sua stizzita risposta che fa seguito a un silenzio incomprensibile, Fedriga induce a ritenere che la decisione di togliere lo striscione era già stata presa".

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