Ciriani: "Non è mai stato depositato. Il governo considera di ripresentarlo eventualmente in un'altra occasione". Seduta commissione Bilancio avanti a oltranza
Rush finale per la manovra 2024. Al via dalle 23.30 la seduta della commissione di Bilancio che andrà avanti a oltranza nell'esaminare la manovra, con l'obiettivo di arrivare a dare il mandato ai relatori entro la tarda mattinata di lunedì.
Per quanto riguarda le pensioni dei medici, a proposito della proposta di un innalzamento su base volontaria a 72 anni di età della pensione per dirigenti medici e docenti universitari, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha spiegato che "l'emendamento non è mai stato depositato. Era una proposta del governo. Attendevamo di parlarne con le opposizioni ma posto che in questo momento un argomento così importante, a quest'ora, richiederebbe di essere oggetto di un dibattito troppo frettoloso, il governo considera di ripresentarlo eventualmente in un'altra occasione, quindi non verrà depositato", ha detto il ministro a margine di un incontro tra governo, maggioranza e opposizione in Commissione Bilancio del Senato. "Quindi non lo depositiamo e poi verificheremo nei prossimi mesi", ha aggiunto Ciriani.
"Abbiamo visto che ha scatenato subito un dibattito gigantesco, porterebbe via troppo tempo - ha ribadito Ciriani - e forse non è il momento né l'ora per discutere una questione così importante, per cui non lo depositiamo e poi verificheremo. Ne stavamo parlando con le opposizioni, ma siccome la questione appesantisce un dibattito già pieno di problemi e tutti i gruppi ne vogliono parlare approfonditamente preferiamo non depositarlo". In merito a una interlocuzione con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema, il ministro ha replicato: "Io quando parlo, parlo perché ho motivo di farlo".
Viene istituito, "nello stato di previsione della spesa del ministero dell'Economia e delle Finanze, un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2024, di 48,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 al fine di dare attuazione agli interventi legislativi in materia di investimenti pubblici". E' quanto prevede un emendamento bollinato del governo che, come spiega la relazione tecnica allegata, riduce di conseguenza la dotazione finanziaria, nei medesimi anni, del fondo speciale di parte capitale iscritto nello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle Finanze. Le risorse del 'tesoretto' a disposizione delle forze politiche si attestano quindi in questo modo a 100 milioni, suddivise in 50 milioni in spesa corrente e 50 milioni in investimenti.
Nasce la "Capitale italiana dell’Arte contemporanea", titolo che verrà conferito annualmente dal Consiglio dei ministri a una città italiana "sulla base di un’apposita procedura di selezione definita con decreto del ministro della Cultura". E' quanto prevede una delle riformulazioni degli emendamenti dei relatori alla manovra. Alla città assegnataria del titolo è attribuita la somma di 1 milione di euro per interventi di realizzazione e riqualificazione di aree e spazi destinati alla fruizione dell’arte contemporanea. Ai fini dell'attuazione della presente disposizione è autorizzata una spesa pari a 1 milione di euro annui a decorrere dall’anno 2024.
Previsto per il 2024 un incremento di 50 milioni di euro, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione, per il finanziamento dei percorsi formativi rivolti all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all'alternanza scuola-lavoro. E' quanto prevede una disposizione inserita in uno degli emendamenti dei relatori alla manovra.
Nelle riformulazioni degli emendamenti dei relatori si legge che l'incremento del fondo per l'Alzheimer e le demenze verrà presentato in un emendamento condiviso da tutte le forze politiche della commissione Bilancio del Senato. L'aumento sarà però di 4,9 milioni di euro rispetto ai 5 milioni previsti nel 2024, mentre le quote di 15 milioni per il 2025 e di 15 milioni per il 2026, stabilite nel testo iniziale della norma, non hanno subito variazioni.