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Luxottica sperimenta la settimana corta, 4 giorni di lavoro a parità di stipendio

Oltre 1.500 lavoratori saranno assunti a tempo indeterminato. Il presidente e Ceo Milleri: “Accordo di lungo periodo per l’equità e l’inclusione”

Luxottica sperimenta la settimana corta, 4 giorni di lavoro a parità di stipendio
01 dicembre 2023 | 17.15
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Luxottica sperimenta la settimana corta. A parità di salario. La società dell’occhialeria ha infatti sottoscritto un accordo sperimentale con i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e le Rsu, nell'ambito nuovo contratto integrativo aziendale per il triennio 2024-2026 destinato ai quasi 15.000 dipendenti degli stabilimenti italiani del Gruppo.

In un comunicato Luxottica spiega che i lavoratori che dal prossimo anno sceglieranno di aderire al nuovo modello orario con 'settimane corte' potranno ritagliare per sé e per le proprie esigenze personali venti giornate l’anno, per lo più il venerdì, coperte in larga parte dall’azienda e in via residuale da istituti individuali, senza impatti sulla retribuzione. La novità, che sarà inizialmente introdotta in via sperimentale in alcuni reparti e aree produttive, si inserisce in un contesto aziendale dinamico e offre un’ulteriore soluzione per disegnare i contorni del proprio orario di lavoro in funzione delle esigenze personali.

L’intesa, spiega ancora l'azienda, introduce per la prima volta un modello di organizzazione fortemente innovativo dei tempi di lavoro e gestione della flessibilità produttiva, ampliando le opportunità di conciliazione vita-lavoro anche all’interno delle fabbriche. L'obiettiv è quello di riaffermare la centralità del benessere dei dipendenti quale motore della sostenibilità economica e sociale delle aziende.

L’innovazione organizzativa introdotta dal nuovo Integrativo permetterà la stabilizzazione a tempo indeterminato di oltre 1.500 lavoratori all’interno del perimetro produttivo italiano.

L’investimento sulle persone e sulla conciliazione passa anche per l’evoluzione del Sistema Welfare aziendale, che cresce per rendere sempre più forte l’azione di responsabilità sociale verso i dipendenti e i territori di riferimento. Nasce così il nuovo Fondo Welfare per la Conciliazione, istituito per sostenere iniziative per le maestranze che possano svilupparsi oltre i perimetri aziendali per abbracciare le comunità più ampie, con un’attenzione particolare ai più vulnerabili in sinergia con il territorio. Oltre alla dotazione iniziale di 1 milione di euro sostenuta interamente da EssilorLuxottica, il Fondo potrà beneficiare del contributo solidaristico dei singoli lavoratori, che potranno donare ore di permesso retribuito, il cui valore economico sarà ogni volta raddoppiato dall’azienda. L’iniziativa mira a rinsaldare il senso di comunità e la compartecipazione al benessere collettivo che sono alla base del Welfare aziendale.

“In un’epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro Paese”, commenta Francesco Milleri, Presidente e Amministratore Delegato di EssilorLuxottica. “Su questa visione si basa una lunga storia di dialogo che abbiamo instaurato con le nostre persone e le Parti Sociali, e che oggi si concretizza in un accordo ispirato a principi di equità e inclusione, in cui il talento del fare ricopre un ruolo centrale. Un patto di lungo periodo, che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy rendendo gli impianti italiani sempre più competitivi per l'eccellenza delle loro produzioni e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro”.

Secondo Piergiorgio Angeli, Direttore Risorse Umane del Gruppo, “ancora una volta EssilorLuxottica riveste il suo ruolo di apripista nel mercato del lavoro italiano e apre nuovi scenari nella gestione di organizzazioni complesse nel dopo pandemia. Il nuovo contratto aziendale permetterà di realizzare un livello di conciliazione importante anche a vantaggio di coloro che il lavoro non se lo possono portare a casa, avvicinando le fabbriche alle nuove modalità di lavoro smart. È una flessibilità a doppio binario, perché mentre tutela il reddito e libera tempo e spazi personali, ritorna all’azienda in termini di dinamicità e sostenibilità nel lungo periodo, aprendo l’opportunità di un posto fisso e stabile a oltre 1.500 nuovi colleghi. La direzione che tracciamo oggi per il Gruppo nella gestione delle sue persone è chiara: continuare a drenare dentro la cultura aziendale le istanze sulla maggior sostenibilità del lavoro”.

Secondo le Organizzazioni Sindacali nazionali rappresentate da Marco Falcinelli, Segretario Generale Filctem CGIL, Nora Garofalo, Segretario Generale Femca CISL e Daniela Piras, Segretaria Generale Uiltec UIL “questa intesa dimostra come le Relazioni Industriali, ad ogni livello, sono l’elemento fondamentale e determinante per governare e migliorare momenti di trasformazione aziendale in un contesto socio-economico complesso come quello in cui ci troviamo, in un momento in cui la famiglia è messa a dura prova e ha bisogno di recuperare spazi”.

“L’accordo – aggiungono – ha l’ambizione di rispondere alle nuove esigenze di conciliazione tempi di vita e lavoro, mirando a politiche trasversali di miglioramento della condizione soggettiva delle lavoratrici e dei lavoratori. Il confronto con l’azienda, la partecipazione e il monitoraggio continuo da parte delle rappresentanze sindacali, hanno determinato la garanzia di un futuro che punta alla stabilità certo e stabile per più di 1.500 lavoratori somministrati. Risultato che ci permette di esprimere soddisfazione, consegnandoci la responsabilità di perpetuare la strada delle proficue relazioni industriali”.

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