Così il responsabile Area Legale “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore” dell’università Tor Vergata di Roma commentando la presentazione del progetto di ricerca 'Il Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.)
"Abbiamo voluto realizzare una ricerca su base internazionale per capire e comprendere se in Italia ci siano le basi per inserire un sistema dietro individuazione del soggetto ludopatico problematico da parte di soggetti terzi, che non siano i diretti interessati". Lo sottolinea Cristiano Iurilli, responsabile Area Legale “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore” dell’università Tor Vergata di Roma, commentando la presentazione del progetto di ricerca 'Il Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) Dallo strumento alla strategia' che affronta le modalità per la realizzazione, appunto, di tale registro riguardante il settore dei giochi con vincita in denaro in Italia.
"Nel tentativo di ampliare il livello di tutela preventiva dei giocatori e non lasciare unicamente la possibilità di escludersi. Quindi- osserva - l’esclusione non è un provvedimento di natura giudiziaria, ma una sorta di sospensione, di limbo, per cercare di fermare il giocatore, farlo riflettere ed eventualmente tentare di intercettarlo, proponendogli un percorso di cura e di affiancamento per tutelare gli interessi patrimoniali propri e della sua famiglia". Per introdurre un sistema di eteroesclusione è necessario prevedere un sistema di riservatezza dei dati del segnalante e del segnalato: "Riservatezza - sottolinea l’avvocato - non significa che non si permetterà la partecipazione di entrambi i soggetti, in momenti diversi, al procedimento per poter essere ascoltati e per poter comprendere al meglio la conclusione dello stesso”.
In Italia sono già presenti le basi giuridiche sull’eterosegnalazione, sulla tutela della riservatezza del segnalante e del segnalato, spiega Iurilli: “Si dovrà anche decidere di individuare la legittimazione attiva alle segnalazioni, quindi chi può segnalare e questa sarà una decisione che dovrà essere presa in sede legislativa, ponendo l’attenzione su aspetti essenziali come il familiare stretto, la famiglia estesa o intesa come nucleo, il campo medico o clinico e anche su aspetti come gli interessi economici del giocatore da tutelare”.