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E' morto a 80 anni Piero Gilardi, maestro dell'arte povera con i Tappeti-Natura

Si è affermato a livello internazionale con le installazioni interattive concepite sin dall'inizio degli anni Ottanta nel segno di un'arte 'relazionale', motore di trasformazioni sociali

06 marzo 2023 | 07.06
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E' morto Piero Gilardi, tra i maestri dell'arte povera: aveva 80 anni. Aveva esordito negli anni '60 con le composizioni in poliuretano espanso, i celebri Tappeti-Natura, per affermarsi a livello internazionale con le installazioni interattive concepite sin dall'inizio degli anni Ottanta nel segno di un'arte 'relazionale', motore di trasformazioni sociali. L'artista, nato il 3 agosto 1942 a Torino, dove ha sempre vissuto e lavorato, è morto improvvisamente domenica mattina.

Figura centrale di un movimento "transculturale" volto all'elaborazione di un pensiero critico e di sintesi tra arte, uomo e natura, nel 2008 nella sua Torino aveva promosso e sostenuto il progetto del "Pav - Parco Arte Vivente", nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative a questa dialettica tra natura e cultura.

Piero Gilardi esordisce nel 1963 con la sua prima mostra personale, "Macchine per il futuro". Nel 1965 realizza le prime opere in poliuretano espanso, i "Tappeti-Natura" che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all'elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni '60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.

Nel 1969 comincia una lunga esperienza "transculturale" diretta all'analisi teorica e alla pratica della congiunzione "Arte Vita". Come militante politico della nuova sinistra e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e 'mondiali': Nicaragua, Riserve Indiane negli Usa e Africa.

Nel 1981 Gilardi riprende l'attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazioni accompagnate da workshop creativi con il pubblico. A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l’elaborazione del progetto 'Ixiana' che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali.

Nel corso degli anni '90 ha sviluppato una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale. Insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, ha costituito l'associazione internazionale Ars Technica. In qualità di responsabile della sezione italiana di Ars Technica ha promosso a Torino le mostre internazionali "Arslab. Metodi ed Emozioni" (1992), "Arslab. I Sensi del Virtuale" (1995), "Arslab. I labirinti del corpo in gioco" (1999).

Gilardi ha pubblicato due libri di riflessione teorica sulle sue varie ricerche: "Dall'arte alla vita, dalla vita all'arte (La Salamandra, 1981) e "Not for Sale" (Mazzotta, Milano 2000 e Les Presses du réel, Dijon 2003). Ha scritto articoli per varie riviste d'arte come "Juliet" e "Flash Art".

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