Sherry, brandy, rum e whisky: la passione dello scrittore inglese in un inventario di quattro pagine. Sotheby's stima l'opera tra le 4.000 e le 6.000 sterline
Charles Dickens (1812-1870) non era astemio ma un gran bevitore di superalcolici, come chiarisce un documento manoscritto del 1870 che descrive con dovizia di particolari la cantina degli spiriti ben fornita dello scrittore inglese. All'autore di "Oliver Twist" e "David Copperfield" e "Canto di Natale" piaceva chiaramente lo sherry, il brandy, il rum e il whisky e tutti questi liquori erano presenti in gran quantità nella sua cantina. Le quattro pagine autografe di taccuino, intitolate "Gad's Hill Cellar Casks", scritte pochi giorni prima della morte di Dickens, avvenuta il 9 giugno 1870, saranno battute a ll'asta da Sotheby's a Londra martedì 24 settembre con una stima tra 4.000 e 6.000 sterline.
Gads Hill Place era la casa di Dickens a Higham, nel Kent. L'inventario della cantina della casa riguarda solo i rifornimenti di maggio-giugno 1870. L'inventario domestico elenca botti di sherry, brandy, rum e whisky presenti in cantina ("Oltre alle quali ci sono 5 galloni in barattoli di pietra di whisky da usare per primi").
Il manoscritto fa parte di una collezione di cimeli di Charles Dickens che sarà battuta sempre il 24 settembre. Si tratta di oltre 200 lotti appartenuti al bibliofilo britannico Lawrence Drizen, 84 anni, che ora ha deciso di disfarsene. Nella raccolta figurano rare edizioni dei romanzi dello scrittori, alcune con annotazioni e dediche autografe.