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Roma, antenna Iliad su condominio al Trionfale: scuola e oratorio in rivolta

Domani la decisione del condominio, dalla società offerto un canone annuo di 20mila euro. I genitori: "Bimbi troppo esposti"

L'oratorio di San Giuseppe al Trionfale
L'oratorio di San Giuseppe al Trionfale
05 giugno 2024 | 12.17
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"Mamma, ma se vado a scuola rischio di ammalarmi?". C'è preoccupazione tra alunni, maestri e genitori dell’Istituto San Giuseppe al Trionfale, un'istituzione storica nel cuore del quartiere Prati, a Roma, da quando, in un palazzo a pochi passi di distanza, in via Savonarola 39, si sta deliberando l’installazione, sul torrino condominiale, di un’antenna di telefonia mobile. La richiesta è arrivata dalla società Iliad, che ha messo sul piatto un canone di locazione di 20mila euro annui. E domani, giovedì 6 giugno, gli inquilini dovranno pronunciarsi sulla questione in assemblea.

Proprio in vista di questa importante decisione, tutto il plesso scolastico – che comprende una scuola d’Infanzia e Primaria – si è mobilitato, insieme alla contigua parrocchia di San Giuseppe al Trionfale, che gestisce anche un vasto e attrezzato oratorio, da sempre punto di riferimento di piccoli e anziani del quartiere. L'inquietudine è tanta: "L’attuale normativa non prevede distanze delle antenne dagli edifici ma solamente delle intensità di campo elettromagnetico da non superare. Tuttavia, in assenza di evidenze scientifiche circa i rischi legati all’esposizione, la giurisprudenza indica il principio di precauzione come guida delle scelte individuali e collettive. Un principio che impone la recessione degli interessi economici a fronte della tutela preventiva della salute umana e, in primis, dei bambini", è il ragionamento dei genitori dei bambini del San Giuseppe. Uno di loro ha anche scritto una lettera poi depositata nella cassetta postale dei condomini in vista della decisione di domani: "Oggi la scuola e l'oratorio sono frequentati da mio figlio, da mio nipote, un domani potrebbero essere frequentati da tuo figlio, da tuo nipote". Quindi, l’appello: "Per favore, rifletti bene sulla tua scelta, scegli col cuore e la coscienza".

Una richiesta di riflessione che arriva anche dal direttore della scuola. "Nel quartiere di Prati, la nostra comunità del San Giuseppe al Trionfale è un punto di riferimento con la presenza di una scuola dell’Infanzia e Primaria con più di 150 alunni, di una parrocchia e di un oratorio che aggregano ogni giorno centinaia di bambini, ragazzi, giovani e famiglie. L’installazione di un’antenna di telefonia mobile a pochi passi da quello che è il cuore pulsante del nostro quartiere ci preoccupa molto", spiega don Salvatore Alletto, superiore della Comunità di San Giuseppe al Trionfale.

Il direttore ha ricevuto in questi giorni centinaia di messaggi pieni d’allarme. "Mi faccio portavoce dei tanti genitori che non vogliono far crescere i propri figli all’ombra di un’ennesima antenna e che tengono molto a questa comunità così attenta alle nuove generazioni. Invito tutte le persone coinvolte ad un’attenta riflessione e ad un serio discernimento. Intanto, siamo pronti a mobilitarci per far sentire la nostra voce".

Anche le famiglie sono decise a dare battaglia. "A nome di tutti i genitori – dichiara il presidente del Consiglio d’Istituto, Andrea Di Muzio - esprimo viva preoccupazione per la proposta di installare un impianto di telefonia mobile sul torrino condominiale del civico 39 di via Savonarola. Sia la scuola, che l’annesso oratorio, sono un punto di forte riferimento storico per tutti i ragazzi del quartiere e crediamo che questo legame debba essere tutelato e ci faremo portatori di questo interesse in tutte le sedi opportune".

Iliad: "'Ogni antenna viene realizzata dopo autorizzazioni"

"Ogni antenna presente sul territorio italiano viene realizzata solo dopo aver acquisito le necessarie autorizzazioni previste dalla legge". Ad affermarlo è Iliad in merito al progetto di antenna in via Gerolamo Savonarola a Roma. Il gruppo tlc precisare che "le autorizzazioni vengono rilasciate da vari enti pubblici, fra cui Comune e Agenzia Regionale per la protezione ambientale, che si assicurano che ogni antenna venga realizzata e funzioni nel pieno rispetto delle prescrizioni di legge. La legge assicura e garantisce la tutela dei cittadini; peraltro, in Italia tutt'oggi vigono una serie di criteri particolarmente cautelativi rispetto agli altri Stati europei", sottolinea Iliad.

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