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Davide Garufi, morte tiktoker: si indaga per istigazione al suicidio

Il 21enne ha usato contro se stesso la pistola del padre, che lavora come guardia giurata

Davide Garufi - TikTok
Davide Garufi - TikTok
24 marzo 2025 | 15.56
LETTURA: 2 minuti

La procura di Monza ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e omessa custodia di arma sulla morte di Davide Garufi, il tiktoker 21enne che si è tolto la vita lo scorso 19 marzo a Sesto San Giovanni. L'istigazione al suicidio, però - a quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate - non sarebbe al momento collegata a messaggi social ricevuti dal giovane, che su TikTok nelle vesti di Alexandra raccontava il suo percorso di transizione di genere.

Il cyberbullismo

I parenti, sentiti dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Sesto San Giovanni, non hanno riferito di episodi di bullismo o cyberbullismo subiti dal 21enne, descritto come un ragazzo fragile, con un passato di grande sofferenza, legato alla perdita di una sorella. E' stata una vicina di casa a raccontare agli investigatori della vita social di Davide/Alexandra e degli insulti omofobi ricevuti.

L'arma utilizzata

Quanto alla pistola usata per uccidersi, si tratta dell'arma in dotazione al padre, che lavora come guardia giurata per un istituto di vigilanza privata. La pistola sarebbe stata lasciata dall'uomo nello zainetto del lavoro, da cui il 21enne ha potuto prenderla e usarla contro se stesso. Sul corpo del giovane la procura di Monza disporrà a breve l'autopsia.

Teresa Manes, la mamma del 'ragazzo dai pantaloni rosa': "Non lasciamoli soli"

"Il suicidio di Davide, alias Alexandra, sta a significare la strada che ancora c'é da fare", a dirlo all'AdnKronos è Teresa Manes, mamma di Andrea Spezzacatena, il 15enne suicida vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo che ha ispirato il film 'Il ragazzo dai pantaloni rosa'. "La questione qui - ha detto - non è l'asterisco nella lingua italiana, è un ragazzo di 21 anni che affronta un viaggio senza ritorno perché non si sente tutelato, perché versa in uno stato di solitudine per sprofondare nel buio per colpa di odiatori della rete, figli di questo substrato sociale alimentato dai pregiudizi. Se prima vedevo uno spiraglio verso un cambiamento culturale, oggi temo si stia facendo un passo indietro perché questi analfabeti funzionali stanno prendendo piede".

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