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Influenza in Italia, colpisce meno ma non molla. Lieve rialzo nei bimbi

Per la settimana dal 15 al 21 gennaio segnalati 685.000 casi. Abruzzo e Campania le regioni più colpite

Ragazza con raffreddore (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Ragazza con raffreddore (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
26 gennaio 2024 | 18.51
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In Italia l'influenza colpisce meno, ma non molla, e tra i bimbi under 5 si registra una lieve risalita dei casi. E' quanto emerge dai bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi dall'Istituto superiore di sanità, che per la settimana dal 15 al 21 gennaio riportano ancora "circa 685.000 casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, per un totale di circa 9.482.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza".

Negli ultimi 7 giorni monitorati è "ancora in netto calo il numero di casi di sindromi simil-influenzali", si legge, ma l'incidenza "resta sostenuta. Nella terza settimana del 2024 è a 11,6 casi per mille assistiti, mentre nella settimana precedente era 14,4 (dato aggiornato a seguito dei ritardi di notifica)", dopo aver raggiunto il picco nell'ultima settimana del 2023 con 18,5 casi per mille assistiti. "Scende" ancora "anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (18,6% vs 31,2%)".

"L'incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età - prosegue il report - tranne nei bambini sotto i 5 anni in cui è in lieve rialzo con un valore di 31,6 casi per mille assistiti (30,8 nella settimana precedente)". Nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza è di 12 casi su mille, nella fascia 15-64 anni di 11,5/mille e tra gli over 65 anni di 6,6/mille. A livello regionale, "tutte le Regioni/Province autonome tra quelle che hanno attivato la sorveglianza", che sono tutte tranne Valle d'Aosta e Calabria, "registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale. Abruzzo e Campania le regioni più colpite".

"Il numero di sindromi simil-influenzali - ricorda l'Iss - è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale" Rsv, "nei bambini molto piccoli, e il Sars-CoV-2".

Tra i virus influenzali, "quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09", si conferma nei bollettini. "Tra i campioni risultati positivi dall'inizio della stagione, il 26% è positivo per Sars-CoV-2, l'11% per Rsv, il 42% per influenza A, il 9% per Rhinovirus, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori".

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