Fiore: "Nessuna provocazione, Afp rifonda se stessa dopo una gravissima repressione"
"Adunata" dei nazionalisti europei sotto l'egida di Forza Nuova nel centro di Roma domenica prossima, alla vigilia del 27 gennaio, la giornata della memoria in onore delle vittime dell'Olocausto. Nessuna provocazione secondo il leader del movimento Roberto Fiore, ma semplicemente un convegno con cui l'Alliance for Peace and Freedom - una sorta di 'alleanza' che mette in relazione partiti nazionalisti e formazioni europee di estrema destra (e di cui Fiore è presidente) - "rifonda se stessa - spiega all'Adnkronos il leader di Fn - dopo una gravissima repressione che ha colpito le rappresentanze greche (Alba Dorata), slovacche, gli spagnoli, la stessa Forza Nuova con i fatti del 9 ottobre", ossia l'assalto alla Cgil per la quale lo stesso Fiore è stato condannato in I grado. L'Afp, insomma, spiega, "riprende la sua attività in una fase in cui ci sono tutti i motivi di interesse politico, a partire dalle nostre posizioni storiche sul conflitto ucraino-russo e sul genocidio palestinese".
L'evento si terrà all'hotel St Martin di San Martino ai Monti, a pochi passi da Termini. Alla vicinanza al 27 gennaio, Fiore assicura che nessuno ha pensato: "La data del 26 gennaio? Nulla a che vedere con il giorno della memoria, che mi pare sia il 27", spiega, sottolineando che la giornata servirà ad affrontare "tutti i temi più importanti", per le forze nazionaliste, "a partire dalla salita al potere di Trump, con le sue iniziative immediate volte a ripristinare la libertà di pensiero, e dalla fine del politicamente corretto e delle politiche Lgbt. Ci stiamo riproponendo come forza europea, ci saranno rappresentanti di Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Grecia, Serbia, Italia, Romania e un rappresentante siriano che racconterà quello che effettivamente sta accadendo a Damasco e nel vicino Libano".
In particolare, a Roma sono attesi Manuel Andrino, leader del movimento spagnolo La Falange, Pedro Chaparro, presidente di Democracia Nacional, l'avvocato Zografos, difensore di alcuni dirigenti di Alba Dorata e tra i leader delle organizzazioni che si rifanno al disciolto movimento greco, poi esponenti del neonato partito dei nazionalisti serbi e dei nazionalisti romeni, il tedesco Klaus Kramer dell'ex Npd ora Heimat, Ivan Benedetti, leader nazionalista francese.