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Giulia Cecchettin, video svela aggressione. Filippo Turetta indagato per tentato omicidio

Le immagini di una telecamera di sorveglianza: la ragazza picchiata e caricata in auto. Il legale del papà di Giulia: "Filippo indagato? Ne prendiamo atto". Svolte perquisizioni in mattinata

Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
17 novembre 2023 | 11.54
LETTURA: 5 minuti

Filippo Turetta, scomparso da sabato insieme alla ex fidanzata Giulia Cecchettin, è indagato per tentato omicidio. Lo fa sapere una nota della procura di Venezia. La procura "ha disposto l'iscrizione di Filippo Turetta nel registro degli indagati in relazione al reato di tentato omicidio anche a sua garanzia al fine di consentire le necessarie attività irripetibili".

In un video di una telecamera di sorveglianza sono contenuti elementi chiave. Nel filmato si vedono i due ragazzi in una colluttazione durante la quale Giulia viene ferita e perde sangue. Filippo, coetaneo della vittima, scrivono gli inquirenti nelle carte giudiziarie visionate dall'Adnkronos, "poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse".

Dopo aver colpito Giulia con calci mentre si trovava a terra, tanto da farle gridare 'mi fai male' e invocare aiuto, Filippo viene ripreso mentre si sposta insieme alla ex in un’altra area con la propria auto, dalla quale la 22enne fugge. Rincorsa, viene colpita alle spalle da Turetta, che l’aggredisce violentemente, provocandone la caduta, per impedire che si allontanasse "e producendole, quale conseguenza della propria azione - si legge - ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti, che determinavano che la parte offesa rimanesse a terra apparentemente esanime mentre il Turetta caricava il suo corpo nella propria auto, allontanandosi dal luogo dei fatti e rendendosi immediatamente irreperibile". Il 22enne, che mai aveva accettato la decisione della coetanea di troncare la loro relazione, è ancora ricercato. Non solo in Italia.

Perquisizioni sono state svolte stamattina nell'ambito delle indagini sulle scomparsa dei due ragazzi, fa sapere la procura. "Al fine di non lasciare inesplorato alcuno spunto investigativo sono state disposte alcune perquisizioni che hanno avuto corso nella mattinata odierna", sottolinea la procura che "al fine di evitare la pubblicazione di notizie incomplete o che possano creare intralcio alle indagini, rilevata l'attenzione e quindi l'interesse pubblico scaturito dalle prime informazioni sulla vicenda, ha deciso di predisporre questo comunicato anche con l'auspicio che gli organi di informazione tengano conto della difficoltà e della delicatezza degli accertamenti in corso nonché della sofferenza in cui versano le famiglie coinvolte". La procura sottolinea che "notizie imprecise variamente raccolte e divulgate rischiano di creare inutili aspettative e comunque aggravio del quadro fattuale con cui le indagini si devono confrontare".

Legale Filippo Turetta: "Famiglia colpita da questa ipotesi di reato"

"Non sappiamo se sia un atto necessario per procedere con indagini più approfondite, certamente c'è molta apprensione da parte di tutta la famiglia", afferma all'Adnkronos l'avvocato Emanuele Compagno, nominato d'ufficio legale di Filippo Turetta. "Dai racconti della sua famiglia Filippo è sempre stato un ragazzo modello - ha osservato l'avvocato - un ragazzo impegnato tra università e sport, che mai ha avuto screzi. Un ragazzo d'oro insomma e quindi li ha molto colpiti questa ipotesi (di reato ndr) che ad oggi è ancora tutta da confermare".

"La famiglia di Filippo chiede che tornino entrambi e che diano segni della loro presenza - ha concluso l'avvocato - Filippo, se vuole e si sente meno a disagio, può chiamare anche me in qualità di suo difensore".

Il legale del papà di Giulia: "Filippo indagato? Ne prendiamo atto"

"Non so su quale base si fondi la qualificazione del reato ipotizzato: ne prendiamo atto ed evidentemente, se gli inquirenti ritengono di farlo, hanno qualche elemento. Noi però restiamo anche oggi sulla posizione emotiva di ieri: non perdiamo la speranza". Così l'avvocato Stefano Tigani, legale del papà di Giulia Cecchettin, commenta all'Adnkronos la notizia. I due giovani sono scomparsi da sabato scorso. "Immaginiamo anche che sia un atto dovuto per accertamenti irripetibili - continua l'avvocato - Non facciamoci prendere dal panico".

Il punto sulle indagini

I familiari di Giulia Cecchettin sono stati convocati in caserma a Vigonovo (Venezia) il 15 novembre scorso, per 'una normale interlocuzione'. A quanto apprende l'Adnkronos un computer, utilizzato in casa dalla famiglia di Giulia, è stato consegnato dai genitori della 22enne ai carabinieri, impegnati nelle indagini.

Giulia e Filippo si erano lasciati ad agosto: da sabato scorso, 12 novembre, sono scomparsi. Le ricerche dei due giovani ex fidanzati 22enni, compagni di corso a Ingegneria biomedica a Padova, proseguono incessantemente. I due giovani, che continuavano a vedersi, sono usciti insieme sabato e sono stati visti l'ultima volta in un centro commerciale di Marghera.

"Non sappiamo dove siano, chiediamo di contattare le forze dell'ordine o il 112 se qualcuno li vedesse. L'auto che cerchiamo è sempre la stessa, la Fiat Punto nera. Giulia è alta 1 metro e 63cm, ha i capelli castani con la frangetta. Porta un maglione azzurro e una gonna a tubino, calze e scarpe a mocassino nere. Ha una giacca nera", il messaggio del papà di Giulia. "Qualsiasi cosa sia successa, noi lo aspettiamo e gli vogliamo bene - le parole della mamma di Filippo - Vogliamo bene a lui e a Giulia. Vi prego, tornate".

Lo zio di Giulia ha ricostruito le ore precedenti alla scomparsa quando "intorno alle 18, è passato a prenderla Filippo, uscito di casa, secondo i genitori, in maniera tranquilla". "I due si sono recati alla Nave de Vero - ha continuato - lì hanno cenato e sono stati avvistati, poi hanno fatto ritorno in località Vigonovo e sono arrivati a un parcheggio dietro la casa di fronte alla scuola. Sono stati avvistati intorno alle 23.15 e l'avvistamento è legato a un litigio che c'è stato tra i due - ha sottolineato lo zio di Giulia - un vicino, mentre fumava, ha sentito le grida di Giulia, trattenuta in macchina da Filippo, che si è poi dileguato verso la strada che porta al cimitero che può portare in via Vigonovese verso Padova o verso il centro di Vigonovo".

Quando sono arrivati i carabinieri sul posto l'auto non c'era più, ma in quel momento non è partito alcun allarme perché non si sapeva nulla della scomparsa dei due ragazzi. È la mattina dopo che quella segnalazione ha preso un altro significato, quando sia il padre di Giulia che i genitori di Filippo hanno presentato la denuncia di scomparsa. L'auto nel parcheggio era del tutto simile a quella di Filippo e la descrizione dei due ragazzi coincide con gli scomparsi.

Nella zona industriale di Fossò, nel veneziano, proprio dove era passata l’auto di Filippo dopo il litigio nel parcheggio, sono state trovate nove grandi chiazze di sangue.

Ieri la giovane si sarebbe dovuta laureare presso Università di Padova, dove entrambi gli ex fidanzati sono studenti.

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