"Nessun Paese al mondo ha seguito completamente le indicazioni della scienza"
"La pandemia da Covid-19, se non vengono prese determinate decisioni, durerà per anni, lo dobbiamo dire forte e chiaro. Non c'è nessun Paese al mondo che ha seguito completamente le indicazioni della scienza. Tanto è vero che nessuno ha risolto il problema della pandemia". Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, intervenuto all'incontro dedicato alla ricerca scientifica al 'Meeting di Rimini 2021'. "Anche l'Australia e la Nuova Zelanda - continua - che in questo momento sono in lockdown, in un primo tempo avevano seguito i loro consiglieri, ma poi il pensare che tutto fosse finito, li ha portati a non far partire una vera ed efficace campagna vaccinale. Per cui oggi in questi Paesi la vaccinazione non supera il 20% della popolazione", ha concluso Ricciardi, sottolineando che le scelte "devono essere basate sull'evidenza scientifica altrimenti non se ne esce".
Ricciardi sottolinea che "oggi abbiamo dei vaccini che sono straordinariamente sicuri ed efficaci". Ma se, allo stesso tempo, "abbiamo dei Paesi che a tutt'oggi hanno vaccinato il 65%" della popolazione "ed altri all'1% o 2% non ne usciamo. Quindi una decisione forte, che può essere presa solo in ambito internazionale, è quella di sospendere, temporaneamente i brevetti, e consentire con il trasferimento tecnologico la produzione di miliardi di dosi, perché sono queste che servono". Ad oggi "sono state somministrate al mondo 4 miliardi e 800 milioni di dosi di vaccino. E un miliardo e 300 milioni sono i cittadini vaccinati. Ma sono tutti nei Paesi ricchi. Il che significa che la perdurante presenza del virus in 4-5 o 6 miliardi di persone, fatalmente ci porterà a varianti che prima o poi bucheranno anche il vaccino".
Il consigliere del ministro della salute Speranza si dice poi preoccupato per la ripresa delle scuole. "Dobbiamo avere il coraggio di dire delle verità scomode, e capisco che a tutti noi, dopo due anni, verrebbe la voglia di dire 'rilassiamoci e torniamo alla normalità'. Per esempio, mi preoccupa moltissimo l'apertura delle scuole, il modo con cui si sta programmando, perché guardando alla Scozia, dove hanno aperto la settimana scorsa, i casi sono schizzati verso l'alto in quanto i bambini sotto 12 anni non possono essere vaccinati e diventano il vettore principale per la trasmissione dell'infezione agli adulti e a quelli che stanno a casa non vaccinati".
Infine "un allarme. Per raggiungere 100 milioni di casi il Covid ci ha messo, approssimativamente, 18 mesi. Per raggiungere 200 milioni di casi ce ne ha messi 6, perché con la variante Delta questa contagiosità è esplosa. E se non ci prepariamo a prevenire, vaccinare, a mantenere tutte le cautele, raggiungeremo 400 milioni di casi nei prossimi 3 mesi". "Questo vuol dire che dobbiamo avere il coraggio di dire verità scomode, anche se a tutti verrebbe voglia di dire 'rilassiamoci, torniamo alla normalità'", ha concluso.