"I numeri che vediamo in questi giorni sono condizionati dai pochi tamponi effettuati durante le feste". Lo afferma all'Adnkronos Salute Giorgio Sestili, fisico e ideatore della pagina Facebook 'Coronavirus - Dati e analisi scientifiche' e sul web con un proprio sito www.giorgiosestili.it, commentando l'andamento epidemiologico. "Nell'ultima settimana sono stati eseguiti solo 900mila test, che sono quasi il 40% in meno rispetto agli 1,5 milioni fatti nell'ultima settimana di novembre. I dati quindi vanno presi con le molle. Quanti saranno i contagi quando torneremo a fare 200mila tamponi? Non è un caso che il rapporto positivi-tamponi fatti è salito al 14% e che quello positivi-casi testati è al 34%".
"Gli effetti della zona rossa per tutto il Paese, cominciata il 24 dicembre, noi ancora non li registriamo - prosegue lo scienziato - Bisognerà vedere effettivamente quali buoni risultati darà la chiusura natalizia e gli effetti della zona rossa al termine delle vacanze. Mi aspetto un miglioramento progressivo fino a gennaio, ma dopo sarà un 'sali e scendi' perché dal 7 gennaio ripartirà la scuola e tutte le attività lavorative. Il punto è capire l'entità di quanto ha funzionato la serrata a Natale - avverte Sestili - per poi immaginare di programmare una riapertura in sicurezza. Il parametro Rt sta risalendo da giorni e sfiora la soglia critica di 1, siamo a 0,91. Per questo ripeto: attenzione ai facili entusiasmi, la strada è ancora lunga".