"Animali potrebbero costituire una riserva da cui saltano fuori nuove varianti"
Il fatto che sia stata dimostrata la trasmissione di una variante di Sars-CoV-2 da cervo a uomo "non è una buona notizia, perché gli animali potrebbero costituire una 'riserva' dalla quale nuove varianti potrebbero saltare fuori". Ma "solo il tempo ci dirà se il fenomeno è rilevante".
Il virologo Roberto Burioni, docente all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta così via Twitter lo studio canadese pubblicato su 'Nature Microbiology', in cui un team di scienziati ha documentato l'evoluzione di una variante Covid altamente divergente identificata in alcuni esemplari di cervo dalla coda bianca, e ha trovato prove della trasmissione da cervo a uomo, intercettando un'infezione umana collegata da un punto di vista epidemiologico con il 'focolaio' animale.
Dimostrata trasmissione da cervo a uomo di varianti di Omicron. Non è una buona notizia, perché gli animali potrebbero costituire una "riserva" dalla quale nuove varianti potrebbero saltare fuori. Solo il tempo ci dirà se il fenomeno è rilevante. https://t.co/52wZYmH4Ys pic.twitter.com/nVib8qVfc8
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) November 17, 2022