Mentre l’emergenza Covid non accenna a mollare la presa, il mondo della finanza italiano non resta a guardare. Azimut Holding, società italiana di consulenza e gestione patrimoniale con un patrimonio complessivo di 60,4 miliardi di Euro, ha reso noto il suo impegno concreto per aiutare il Paese ad uscire dall’emergenza COVID-19.
“Già dalla scorsa primavera, allo scoppiare della pandemia” dichiara l’amministratore delegato di Azimut Holding Gabriele Blei “abbiamo capito l’eccezionalità della situazione e ci siamo subito attivati per fare la nostra parte. Nelle settimane e nei mesi successivi, abbiamo individuato e dialogato con strutture ospedaliere e istituzioni locali per capire le esigenze più urgenti e ricercato fornitori di attrezzature mediche per acquistare e consegnare il materiale necessario. Nel corso del 2020 abbiamo così donato oltre 43 mila mascherine, 17 mila camici, 46 ventilatori polmonari, 14 letti di rianimazione. Abbiamo inoltre sostenuto oltre 43 organizzazioni impegnate a fronteggiare sul territorio nazionale l’emergenza povertà”.
Azimut Holding – che ieri ha annunciato una previsione di utile netto per il 2020 tra i 375 e i 415 milioni di euro, superando il record del 2019 nonostante il contesto di mercato poco favorevole a causa delle difficoltà poste dalla pandemia - non ha limitato il suo supporto all’economia italiana alle donazioni. “Abbiamo presentato “Azimut Sostieni Italia”” continua Blei, “un veicolo d’investimento studiato per far confluire capitali privati direttamente a selezionati esercizi commerciali in difficoltà (come bar e ristoranti) bloccati dall’emergenza. Abbiamo anche stipulato un accordo con borsadelcredito.it destinato a veicolare risorse alle aziende con attraverso modalità rapide e efficaci. Anche se Azimut è una società di livello e dimensioni internazionali noi non dimentichiamo mai la nostra identità italiana: per questo siamo orgogliosi di fare la nostra parte in un momento così delicato per il Paese”.