Cremlino: "Discuteremo di cooperazione strategica". Kuleba: "Zelensky pronto a parlare con Pechino"
Il presidente cinese Xi Jinping effettuerà una visita di stato in Russia dal 20 al 22 marzo su invito del presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce in ministero degli Esteri cinese in una nota. Il portavoce Wang Wenbin ha dichiarato che la visita di Xi a Mosca è per la "pace" e Pechino manterrà la sua "posizione obiettiva e imparziale" su questioni internazionali e regionali, compresa la crisi ucraina.
"La proposta della Cina si riduce a una frase, che è quella di sollecitare la pace e promuovere i colloqui", ha detto Wenbin rispondendo nel briefing quotidiano alle domande dei giornalisti. "Salvaguardare la pace nel mondo e promuovere lo sviluppo comune è il principio della politica estera cinese", ha affermato ancora, ripetendo che "sulla questione ucraina la Cina è sempre stata dalla parte della pace e del dialogo" e "continuerà a svolgere un ruolo costruttivo per una soluzione politica della crisi".
Commentando i report dei media sugli aiuti militari e i prodotti a duplice uso forniti alla Russia, Wenbin ha spiegato che la Cina ha "sempre avuto" un "approccio responsabile" sulle esportazioni militari. Pechino, ha affermato, "ha sempre controllato l'esportazione di prodotti a duplice uso nel rispetto delle leggi e dei regolamenti". "La posizione e le pratiche della Cina - ha rivendicato - sono coerenti sulla questione della vendita di armi, in netto contrasto con i due pesi e le due misure di alcuni Paesi che infiammano la crisi ucraina". "Siamo sempre convinti che il dialogo politico sia l'unico modo per risolvere dispute e conflitti - ha proseguito - Mostrare le spade, sanzioni unilaterali e pressione estrema non faranno altro che aumentare le contraddizioni e intensificare le tensioni, cosa non in linea con gli interessi e le aspettative della maggior parte dei Paesi del mondo".
Xi e Vladimir Putin, in quella che sarà la prima visita in Russia del leader cinese dall'invasione russa dell'Ucraina, avranno uno "scambio di opinioni sulla cooperazione pragmatica" e "continueranno a promuovere l'integrazione della Belt & Road Initiative con l'Unione economica eurasiatica", ha poi aggiunto Wang, che è tornato a rivendicare la "chiarezza" e la "coerenza" della posizione cinese, dopo il colloquio tra il ministro degli Esteri del gigante asiatico, Qin Gang, e il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba. Il Dragone, ha puntualizzato, "ha sempre mantenuto scambi con tutte le parti".
La visita è stata confermata dal Cremlino: "Durante i colloqui, i due leader discuteranno questioni urgenti relative al futuro delle relazioni di partenariato globale e di interazione strategica tra Russia e Cina" tra i due Paesi, ha detto Mosca. Le parti, è stato ancora reso noto, dovrebbero scambiare opinioni sul modo di rafforzare la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Nel quadro della visita, "verranno firmati alcuni importanti documenti bilaterali".
"Il 21 marzo sarà il giorno dei negoziati", ha detto, senza molti altri dettagli, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha risposto in modo affermativo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo i colloqui siano previste dichiarazioni alla stampa. Annunciando l'agenda ufficiale della visita di Xi in Russia il Cremlino ha precisato che già lunedì ci sarà un faccia a faccia tra i due presidenti ed è previsto per quel giorno un "pranzo informale".
Gb: "Xi usi visita a Mosca per convincere Putin a ritirarsi" - La Gran Bretagna ha rivolto un appello al presidente cinese, Xi Jinping, a sfruttare la sua visita a Mosca per convincere Vladimir Putin a ritirare le truppe dall'Ucraina. "Se la Cina volesse avere un ruolo sincero nel ripristinare la sovranità dell'Ucraina, noi ovviamente lo accoglieremmo con favore", ha dichiarato un portavoce del primo ministro britannico, Rishi Sunak, citato dal Guardian. "Siamo chiari sul fatto che qualsiasi accordo di pace che non si basi sulla sovranità e sull'autodeterminazione dell'Ucraina non sia affatto un accordo di pace - ha aggiunto - Quindi continueremo a chiedere alla Cina, come abbiamo fatto finora, di unirsi ad altri Paesi in tutto il mondo nel chiedere a Putin di ritirare le sue truppe".
L'appuntamento era stato annunciato nei giorni scorsi da fonti che ne hanno sottolineato l'importanza nell'ottica di sostegno a Mosca, sempre più isolata dopo il conflitto in Ucraina. Il presidente della Cina, appena rieletto per il terzo mandato, sembra destinato ad assumere un ruolo di fulcro nel quadro internazionale in cui si muovo Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Joe Biden.
Xi avrebbe infatti intenzione di aprire anche un canale con Kiev, incontrando online il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky che, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, è pronto ad avere una conversazione telefonica con il presidente cinese Xi Jinping. "Non credo - ha detto però in un'intervista alla Bbc- che per la Cina sia arrivato il momento...se si appresta ad armare la Russia".