Il ministro della Pubblica amministrazione: "In nessuna parte del mondo il reclutamento si fa così, bisogna cambiare pagina"
''I concorsi fatti alla vecchia maniera non servono più a nulla perché non selezionano più la qualità. Bisogna cambiare il modo''. Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo a Zapping su Radio Rai1. ''I concorsi carta e penna non si fanno più da nessuna parte d'Europa'', sottolinea. ''Io propongo di eliminare la carta e la penna e di eliminare i concorsi che durano 5-10 anni, perché non sono possibili i concorsi fatti alla maniera per cui arrivano 170.000-200.000 richieste e vengono riuniti negli stadi. In nessuna parte del mondo il reclutamento si fa così'', quindi bisogna ''cambiare pagina'' utilizzando ''le nuove tecnologie, la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale''.
''Adesso abbiamo bisogno di tutti i più bravi -aggiunge-. Portiamo dentro la pubblica amministrazione tanti giovani bravi che le università e le scuole sfornano'', dando loro ''l'orgoglio di lavorare per 60 milioni di italiani". Le nuove assunzioni potrebbero essere ''3,5 milioni e magari 4 milioni se riusciremo a ripristinare il turn over''.
Brunetta si sofferma anche sui ristori per le categorie in crisi a causa del Covid: ''Finché dura la pandemia diamo scostamenti e decreti per circa 20 miliardi al mese, in maniera tale da non avere accumuli di domande o di ristori, come nell'ultimo ristori, che è stato votato a gennaio e verrà pagato a fine aprile. E' troppo tempo di attesa per chi ha sofferto in questi primi mesi. Facciamo che ci sia un decreto al mese, che paghi mensilmente le categorie che stanno ancora soffrendo''.