Misure e restrizioni per condurre operazioni antiterrorismo. Mosca accusa Kiev, rivendica il Corpo dei Volontari Russi anti Putin
Dopo gli attacchi nella regione russa di Belgorod, che ha attribuito a un gruppo di "sabotatori", il governatore dell'oblast russo Vyacheslav Gladkov ha annunciato che nella regione al confine con l'Ucraina è stato introdotto un regime speciale per operazioni anti-terrorismo. "Al fine di garantire la sicurezza dei cittadini nella regione di Belgorod, oggi è stato introdotto il regime legale dell'operazione anti-terrorismo, che stabilisce misure speciali e restrizioni temporanee", ha affermato Gladkov su Telegram.
Nelle scorse ore il Corpo dei Volontari Russi, composto da nazionalisti russi di estrema destra contrari alla presidenza di Vladimir Putin, ha rivendicato l'incursione nell'oblast russo. Colpiti anche i villaggi di Antonovka, Kozinka e Gora-Podol. Almeno otto i feriti nell'attacco, ha riferito il governatore.
Il Corpo dei Volontari Russi ha annunciato quindi di essere penetrato in territorio russo in missione di combattimento. In un video, apparentemente girato con visori notturni, il Corpo mostra i propri uomini sullo sfondo di cartelli stradali a Lyubimovka, Bezlyudovka e Churovichi negli obalst russi di Bryansk e Belgorod, al confine con l'Ucraina.
Canali Telegram russi come Baza e Shot riferiscono intanto dell'uccisione di 39 sabotatori e della cattura di altri cinque nella regione di Belgorod.
Per il Cremlino si tratta di un'operazione di "sabotatori" organizzata da Kiev per distrarre dalla conquista di Bakhmut, rivendicata ieri dalla Russia.
"Un gruppo di sabotaggio e ricognizione, unità del ministro della Difesa e di tutte le agenzie di sicurezza, sono entrate nella zona dell'attacco per portare a termine operazioni di combattimento per proteggere il nostro Paese", ha affermato il governatore della regione, dal distretto di Gravyoron. La situazione rimane "estremamente tesa", ha aggiunto.
Rappresentanti del governo regionale "stanno completando un giro casa per casa dei villaggi al confine con l'Ucraina e nella cittadina di Gravyoron per garantire la sicurezza di chi ancora non è stato evacuato. "La maggior parte dei residenti hanno lasciato il territorio" con mezzi propri o con l'assistenza delle autorità locali. Il Presidente del distretto, Gennady Bondarev, sta lavorando con il ministero della Situazioni di emergenza e la polizia per completare l'evacuazione.
Da Kiev, si afferma invece che si tratterebbe un'operazione condotta da cittadini russi per creare una "fascia di sicurezza" a protezione dei cittadini ucraini. E' la tesi proposta in particolare da Andriy Yusov, portavoce dell'intelligence militare ucraina. "Il Corpo dei Volontari Russi e la Legione per la libertà della Russia, composte da cittadini russi, hanno lanciato un'operazione per liberare quei territori di Belgorod dal regime di Putin e creare una fascia di sicurezza a protezione della popolazione civile ucraina", dice Yusov.