Quanto è importante per le aziende avere giovani talenti per instaurare un dialogo migliore con le nuove generazioni?
Penso sia fondamentale, non solo per motivi squisitamente pratici - penso alla comprensione diretta di piattaforme o convenzioni culturali che le generazioni precedenti non possono o non voglio abbracciare - ma anche dal punto di vista dell’evoluzione della leadership in azienda. Questo, dal mio punto di vista, ha particolare significato nelle aziende più tradizionali, in cui l’età media del management è più alta e generalmente investita in un solo ambito o una sola industria.
Per essere più chiaro: non sto dicendo che sia necessario lasciare spazio ai giovani solo per il fatto di essere giovani - sarebbe ipocrita quanto il timore reverenziale - ma se i giovani portano anche competenze uniche, e l’azienda non è in grado di riconoscere e valorizzare quel potenziale, quei giovani andranno altrove e l’azienda perderà un’opportunità.
Con il mercato difficile che viviamo oggi praticamente in tutte le realtà industriali, è un errore che può costare caro, indipendentemente da quanto le aziende proveranno a minimizzarlo o a non parlarne (o peggio, a dire il contrario).