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CARTA VINI

Valentina Bertini: Da Milano a Parigi con le carte vini firmate Langosteria

Wine Corporate Manager de Gruppo Langosteria, la sommelier umbra ci racconta la gestione di queste carte vini tra le sei differenti realtà del brand nato a Milano.

Valentina Bertini: Da Milano a Parigi con le carte vini firmate Langosteria
02 settembre 2022 | 11.23
LETTURA: 3 minuti

Valentina Bertini è una professionista nel mondo del vino a tutto tondo. La sua carriera si muove inizialmente grazie all’esperienza nel ristorante di famiglia per poi affermarsi sempre più nel settore grazie alle tante esperienze e riconoscimenti conquistati nel tempo. Infatti, la sua carriera è costellata di successi. Nel 2019 è stata la prima donna a essere premiata come sommelier dell’anno dalla Guida L'Espresso, “Ristoranti e Vini d'Italia” ed ha anche ricevuto il riconoscimento come Miglior Sommelier dell’anno all’ottava edizione dei BIWA - Best Italian Wine Awards. Inoltre, il suo impegno unito a quello della sua forte squadra, ha portato la rivista di vino americana Wine Spectator ad assegnare il premio “Best Of Award Of Excellence”, il noto riconoscimento dedicato a quei ristoranti le cui carte dei vini offrono una scelta particolarmente interessante, ampia e coerente con l'offerta culinaria. E finisce poi quest’anno con il premio “Le Soste” per la promozione del vino italiano di qualità. Una professionista caparbia, attenta e sicura che guida la carta vini del Gruppo Langosteria, famoso brand della ristorazione, focalizzato soprattutto sulla cucina di pesce.

Langosteria conta oggi sei locali: Langosteria (2007), Langosteria Bistrot (2012), Langosteria Café (2016), Langosteria Cucina (2021), tutti a Milano, Langosteria a Paraggi (2017)) e il primo ristorante internazionale Langosteria a Parigi (2021) .

Tutti i luoghi seguono e propongono la stessa matrice gastronomica, ma ognuno con una propria identità ben definita. Il gruppo, fondato e guidato da Enrico Buonocore, propone un fine dining nato in Italia e focalizzato sull’eccellenza che combina la tradizione con un approccio contemporaneo e internazionale, selezionando i migliori prodotti in ogni parte del mondo.

Valentina, la tua carriera è ricca di successi e nel settore del vino come donna e professionista non sei sola. Tante sono le donne sempre più presenti, tuttavia ne servono sempre di più. In che modo possono affermarsi?

Una persona è libera di intraprendere qualsiasi cosa vuole fare nella vita e nel mondo del vino il ruolo delle donne è meno presente credo solo per una questione culturale e scelte personali, ma non per differenza tra sessi. Il mondo del vino ha bisogno di più professionisti, donne o uomini che siano, gente con passione capace di comunicare il mondo del vino attraverso territori e produttori ed esaltare l'eccellenza.

Tante Langosteria e carte vini diverse. Come si gestiscono tante liste così diffuse?

Le carte vengono modificate e aggiornate quattro volte l’anno seguendo la stagionalità del vino (nuove annate, assegnazioni…). È un lavoro di squadra e di coordinamento, gestito da me cercando sempre di prestare attenzione alle esigenze della clientela. In ogni ristorante è presente un responsabile head sommelier (Jaco Tosi, Langosteria, Langosteria Cucina - Fabio Cattoni, Langosteria Café - Giorgio Mariotti, Langosteria Bistrot) con i quali abbiamo creato un lavoro sinergico e coordinato. Ognuno di noi apporta il proprio sapere e cerchiamo, carta dopo carta, di armonizzare tutte le scelte proposte al cliente.

Ogni Langosteria ha una carta vini diversa. Qual è il tratto distintivo di ogni carta e perché?

L’idea di Enrico Buonocore (CEO & Founder) è nel creare una carta vini che possa condurre l’ospite ad una scelta di un prodotto in modo semplice senza il disagio di consultazioni. Carte dei vini facili e chiare, nonostante ricchissime di contenuto (quasi duemila etichette). Abbiamo voluto creare una rivista di vino firmata Langosteria trimestrale.

Dall'Italia a Parigi, la Langosteria, quanto si sente rappresentante del mondo del vino italiano fuori dal Belpaese?

La carta di Parigi ha focalizzato una ricerca incentrata più su referenze italiane d’eccellenza per mostrare e far conoscere il vino italiano. Sicuramente la nostra voglia di promuovere prodotti del nostro paese ci rende grandi rappresentanti del made in italy. Crediamo nei vini e produttori italiani che sanno valorizzare il nostro territorio.
Adnkronos - Vendemmie

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