Torna in tutta Italia l'appuntamento con Cantine Aperte i prossimi 27 e 28 maggio, la manifestazione a cura di Movimento Turismo del Vino che proprio quest’anno festeggia i suoi 30 anni di attività.
Con la primavera che ormai ci circonda e le temperature più miti che ci costringono a noiosissimi cambi d’armadio, arriva anche la voglia di piccole fughe fuori porta nel weekend. Ecco che Cantine Aperte è un ottima occasione per pianificare qualche bella scampagnata fuori città, ammirare i paesaggi di cui il Belpaese è ricco in ogni suo angolo, scoprire nuove realtà e godersi un po’ relax in compagnia di un buon calice di vino.
La manifestazione, che coinvolge centinaia di realtà vitivinicole sparse lungo tutto lo Stivale, è nata nel 1993 grazie al Movimento Turismo del Vino con lo scopo di promuovere una cultura del bere in modo responsabile, attraverso le visite ai luoghi di produzione.
Sono trascorsi ben tre decenni da allora, in cui molto è cambiato, ma ciò che resta sono gli elementi fondanti del Movimento Turismo del Vino: l’amore per la terra, la passione per il vino, il piacere dell’ospitalità, il desiderio di emozionare, nel contesto di una promozione del vino sempre moderata, consapevole e responsabile condivisa con Wine in Moderation.
“Nel corso degli anni – sottolinea Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino Italia – ci siamo resi conto di come la fisionomia dell’enoturista sia andata modificandosi sulla base di stimoli e sollecitazioni socio-culturali. L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, per fare un esempio attuale e concreto, viene assunta a parametro di scelta e le cantine del Movimento hanno iniziato a comunicare con forza maggiore queste buone pratiche da tempo perseguite”.
Le cantine aderenti al Movimento sono cresciute di numero e negli ultimi anni, quelli del post pandemia, l’accelerazione si è ancora più accentuata. Oggi si assiste ad una decisa profilazione delle strutture - come evidenziato nella recente ricerca di Nomisma – Wine Monitor – e anche della proposta di accoglienza. Da ogni parte d’Italia si è andata adeguando l’offerta ad una domanda sempre più orientata a un’esperienza totale, sfaccettata e coinvolgente. L’enoturista del terzo millennio è mosso dalla passione per il vino ma cerca anche relax, benessere, natura, cultura e occasioni di divertimento.
In questo clima festoso tuttavia quello che è accaduto in Emilia Romagna non può lasciare indifferenti. L'associazione Movimento Turismo del Vino invita tutto il mondo dell’enoturismo, le cantine stesse e le migliaia di enoappassionati, a sostenere con il proprio contributo la popolazione dell’Emilia Romagna, afflitta dalla recente calamità. MTV ricorda che è possibile donare utilizzando queste coordinate bancarie: Iban: IT69G0200802435000104428964 Causale: "ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA". Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.
Non resta dunque che mettersi in viaggio alla scoperta di una nuova cantina, di un nuovo territorio per una nuova avventura enoica.
Maggiori informazioni sono disponibili a questo indirizzo web.
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