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Sulle colline di Mezzane di Sotto, fianco a fianco ai vigneti del celeberrimo Romano dal Forno, mentore e amico, la giovane Noemi veste una nuova Valpolicella sorvegliata da guaite e dipinta su tavolozza.
“Non è questione di moda, di denaro o doveri… è solo questione di Amore”. Il suo sito, Le Guaite di Noemi, apre così, con un motto focalizzato su principi in cui l’invecchiamento dei vini e la parsimoniosa conduzione dei vigneti sono il mantra, mentre il modello di business si basa sulla continuità e attenzione nel lavoro quotidiano. Nessuna formula magica, solo tanta passione per questo lavoro che porta ad amare le vigne e i vini, capaci di ricambiare con generosità e soddisfazione. Le etichette sono fuori dagli schemi, un taglio netto all’omologazione. Una scelta che vuole dare ancora più carattere ai vini di famiglia.
Molto probabilmente, una veste “normale” non valorizzerebbe a pieno la filosofia così estrosa della parte produttiva, anche se gli inizi sono stati scanditi da una diffusa incomprensione e da quesiti legati a questa scelta azzardata, mentre con il passare del tempo quella stessa ispirazione ha dato voce alla scelta di intravedere nell’arte surrealista l’essenza di Noemi. Una mano dipinge, l’altra è a contatto con la natura. In cantina l’esperienza è stata di continua crescita con diversi miglioramenti nella parte agraria, grazie anche all’aiuto del nuovo agronomo che affianca l’esperienza del padre.
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