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Un’idea di itinerario non esaustiva perché vorrete tornarci per ritrovare luoghi affascinanti, immaginando sempre nuovi percorsi, dalla pianura verso le colline più alte.
È certamente un mondo vastissimo, quello che richiama il termine Prosecco, fatto di numeri che definire importanti è un eufemismo e altrettanti pregiudizi legati a un’attribuzione di qualità decisamente troppo generalizzante: questa non è certo la sede per entrare nel dettaglio di polemiche e pareri perché uno spesso tomo da solo non basterebbe, di certo però vale la pena concentrarsi sull’area di produzione che ne costituisce il cuore originario e provare a conoscerla, semplicemente perché è un angolo d’Italia davvero affascinante.
Quella che delimita la produzione del Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene è infatti un’area geografica paesaggisticamente stupefacente per la sua bellezza, dove un vitigno come il Glera dà vita alla sua migliore espressione. Il riconoscimento di patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco ha sancito una realtà che ancora pochi conoscono realmente nel dettaglio: ci si trova in provincia di Treviso, ai piedi delle Prealpi Venete, nella fascia collinare che da Valdobbiadene si estende a est fino a Vittorio Veneto.
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