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Sondaggio Eurobarometro, 98% teme carovita
L'inflazione che rende la vita sempre più costosa, impoverendo la popolazione, il cambiamento climatico e la guerra in Ucraina preoccupano gli italiani molto più della media Ue. E' quanto emerge da un sondaggio Eurobarometro commissionato dal Parlamento Europeo, diffuso oggi ed effettuato mediante 1.027 interviste di persona in Italia tra il 12 e il 21 ottobre 2022 (26.431 quelle effettuate in totale nell'Ue). Ben il 98% degli italiani si dice preoccupato per il costo crescente della vita, contro il 93% della media Ue. Solo il 2% degli intervistati nel nostro Paese non si cura dell'inflazione.
Il distacco è ancora più marcato se si passa alla povertà e all'esclusione sociale: preoccupa il 92% dei nostri connazionali, contro l'82% della media Ue. Gli italiani temono anche il cambiamento climatico (92% contro l'81% in Ue), la possibilità che la guerra in Ucraina si allarghi ad altri Paesi (89% contro 81%), il rischio di un incidente nucleare (88% contro 74%), ma anche i rischi che corrono i valori europei come libertà e democrazia (80% contro 72%), nonché le migrazioni (83% contro 70%). Sono molto più preoccupati della media Ue, infine, per la diffusione di malattie come la Covid-19 e il vaiolo delle scimmie (85% contro 62%).
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, in particolare, emerge un distacco netto tra l'Italia e la media Ue per quanto riguarda l'approvazione delle misure di sostegno a Kiev, inclusi gli aiuti militari, e le sanzioni contro la Russia: solo il 62% degli italiani approva del tutto, o abbastanza, queste misure, contro il 74% della media Ue. Solo il 12% degli intervistati le approva "completamente", contro il 31% della media Ue. Il 35% degli italiani, più di un terzo quindi, le disapprova, abbastanza (26%) o completamente (9%), contro il 24% della media Ue (16% e 9%, rispettivamente).