Trionfa il doppio pesi leggeri femminile. Bronzo per il maschile
Italia d'oro nel canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Valentina Rodini e Federica Cesarini hanno trionfato nella finale del doppio pesi leggeri femminile, conquistando il secondo oro per la spedizione azzurra ai Giochi. Medaglia d'argento alla Francia, bronzo all'Olanda.
Bronzo nel doppio pesi leggeri maschile per Pietro Ruta e Stefano Oppo, che chiudono al terzo posto alle spalle di Irlanda e Germania.
"E' stata una gara fantastica: a 15 colpi dalla fine ho chiamato il via che ci ha permesso di balzare davanti, ma gli ultimi cinque colpi non finivano mai. Dopo il traguardo, ho avuto subito la sensazione che fossimo medaglia d’oro, ma c’era incertezza e ho voluto aspettare la conferma del tabellone. Poi è esplosa la gioia che doveva esserci al termine di una finale come questa: quando ho realizzato di avere la medaglia d’oro al collo, ho sentito la barca che, pur ferma, continuava a scorrermi sotto" dice Rodini allo staff della Federcanottaggio. "L’abbiamo gestita bene, volevamo non strafare nella prima parte per poi partire dai 1000 metri in avanti, anche se poi le condizioni del campo e la gara, per come si stava mettendo, ci ha costrette ad anticipare un po' i nostri piani".
"Rispetto a ciò che ci eravamo prefissate di fare, ho dovuto chiamare anche un via in più, poi a 500 metri dall’arrivo avevo capito che eravamo lì per giocarci l’oro, e nonostante il lago difficile siamo riuscite con una grande chiusura a prenderci la vittoria. Siamo state a lungo tutte sulla stessa linea, ma sinceramente non ci ho fatto caso, per me in barca esiste solo la schiena di Federica, sono la sua ombra, e abbiamo lo stesso cuore e la stessa testa, nonostante due caratteri diversi, nel gestire le gare".
"Questi anni hanno rappresentato un percorso di alti e bassi. Le ho passate tutte, ma ho comunque coronato il mio sogno - dice, allo staff della Federcanottaggio, Federica Cesarini - Ci ho creduto sempre, ho avuto timore solo nei giorni in cui Valentina è stata ferma, tra maggio e giugno". "Sono arrivata anche a non dormire per la preoccupazione. Dopo tutto, Valentina è il mio prolungamento, viviamo una simbiosi ed è naturale sia così. Nei giorni in cui è stata ferma mi sono riadattata, in Coppa del Mondo ho fatto il singolo a Lucerna e poi a Sabaudia il doppio con Silvia Crosio, entrambe gare andate molto bene, ma è stato difficile. Poi quando siamo risalite assieme in barca, tutto è stato come prima".
"Anche qui, pur avendo passato giorni difficili tra lo stop alle gare, l’incubo Covid e la vicenda di Bruno Rosetti che ci ha colpito molto, eravamo concentrate, piene di adrenalina ma consapevoli di potercela fare a ottenere questo risultato. Ci sono arrivata grazie alla mia famiglia, a mio fratello, al mio fidanzato Luca Chiumento, qui come riserva e che mi dà grande equilibrio con il suo carattere, alla Canottieri Gavirate da dove sono partita e dove torno sempre appena possibile, alle Fiamme Oro che nel 2017 mi hanno accolto nella loro famiglia. Sono felice. Adesso però voglio riabbracciare la mia famiglia, e andare finalmente in vacanza".
"Oggi è una giornata decisamente migliore di ieri, per tutto quello che abbiamo dovuto passare" sottolinea il presidente della Federcanottaggio, Giuseppe Abbagnale, dopo la positività di Bruno Rosetti e il quasi abbordaggio inglese che è costato caro al 4 senza, comunque bronzo.
"Eravamo partiti con previsioni di 4 medaglie, torniamo con 3 con un pizzico di rammarico ma il canottaggio ci ha dato, come a volte accade, le soddisfazioni dei momenti cruciali - aggiunge Abbagnale all'Adnkronos -. Ma i ragazzi sono giovani, speriamo che questa esperienza sia utile per loro in futuro e voglio mandare un grande ringraziamento a tutti i ragazzi della squadra italiana, si sono battuti come leoni, anche quelli chiamati all'ultimo: hanno dato il massimo perché erano preparati a farlo".
"Ora andiamo avanti per dare un'identità allo sport italiano in generale. Stiamo lavorando e lavoreremo perché ci siano dei canottieri sempre migliori, bisogna creare le condizioni per far crescere gli atleti anche fuori dai contesti militari. Lo sport inizia alle medie e da noi non si valorizza abbastanza".